Drogba: "MLS facile? Mai, con tutte queste trasferte!"

Con i Montreal Impact, dov’è sbarcato a metà agosto, ha giocato 14 partite complessive realizzando 12 reti, un ruolino di marcia che gli avrebbe permesso di laurearsi a mani bassi capocannoniere della competizione se avesse cominciato il torneo dall’inizio: l’avventura di Didier Drogba in MLS è stata finora paragonabile a una violentissima fiammata, ma nonostante la critica sia ancora restìa nel considerare il massimo campionato statunitense realmente competitivo, per il bomber ivoriano è certamente il più stancante e sfibrante mai affrontato in carriera.

“La MLS è un campionato diverso da tutti gli altri in cui ho giocato – ha dichiarato Drogba -. La gente pensa che sia facile giocare in America, ma a causa dei viaggi è molto più difficile della Premier League. Non ci sono molte vittorie esterne, perché quando le squadre arrivano a destinazione sono stanche. La MLS è un torneo in crescita – ha concluso -, ci sono alcuni ottimi giocatori. Penso che nel giro di pochi anni diventerà uno dei tornei più importanti e decisivi del mondo”.

Ha ragione? In America, Drogba ha affrontato 6 trasferte, a Los Angeles, a Orlando, a New York, a Denver, a Foxborough e a Columbus: la più lunga, a LA, misura 3.969 km in linea d’aria, la più breve, a Foxborough, “soltanto” 404. Considerando andata e ritorno, è un totale di 20.424 km, pari a una media di 3.404 km per trasferta.

Un confronto? La trasferta più lunga nella Champions League di oggi, da Lisbona ad Astana, in Kazakhistan, misura 6.167 km. Ma, tutto sommato, è un’eccezione…