Vieira spegne l'incubo

La Francia torna al successo ai Mondiali dopo circa 8 anni e raggiunge gli ottavi di finale a Germania 2006. Era dalla finale trionfale del 1998 con il Brasile che i transalpini non riescivano ad aggiudicarsi una gara nella massima kermesse internazionale. Il successo sul Togo vale doppio perchè consente ai Galletti di passare la fase a gironi, non senza qualche insidia.

Per la decisiva partita con gli africani, da vincere assolutamente per scongiurare una clamorosa eliminazione, Domenech ripesca Trezeguet al centro dell'attacco in coppia con Henry. Centrocampo meno tecnico vista l'assenza di Zidane, le chiavi sono assegnate a Vieira e Makelele, con Ribery e Malouda sugli esterni. La Francia parte subito aggressiva e Trezeguet in sette minuti va due volte vicino al bersaglio: al 4' lambisce il palo in girata, tre minuti dopo è bravo Agassa a opporsi al midiciale colpo di testa. Il Togo non sta a guardare e con l'ex parmense Kader impegna Barthez, facendo capire di non essere sceso in campo solo a fare da sparring partner.

La Francia segna al 14' con Trezeguet ma il gol viene annullato per posizione irregolare sul passaggio di Ribery. Proprio il giovane talento francese ha sul piede la palla giusta al 28' servitagli da Malouda, ma forse tradito dall'emozione spare alle stelle sull'uscita coraggiosa di Agassa. Ancora più incredibile è quello che accade al 39', con Agassa bravo a respingere una bordata di Malouda e Trezeguet che fallisce un comodo tap-in facendosi neutralizzare la ribattuta in due tempi dal portiere. La maledizione sembra abbattersi sulla Francia, in particolare su Trezeguet e Ribery che anche a inizio ripresa falliscono altre due buone occasioni.

A sbloccare il risultato ci pensa il capitano, Patrick Vieira, che dopo aver ricevuto da Ribery batte in girata Agassa sul secondo palo. Il Togo, che stava iniziando ad accarezzare l'idea di tornare a casa con una mezza impresa, è tramortito e la Francia ne approfitta subito per chiudere il match. L'autore del raddoppio è Thierry Henry, in ombra fino a quel momento. Innescato dalla torre preziosa di Vieira, Titì trova l'angolino con un guizzo dei suoi e mette in cassaforte vittoria e qualificazione. Nella mezz'ora restante, a parte la girandola di sostituzioni, non accade più nulla. La Francia è agli ottavi, dove incrocerà la Spagna nell'ottavo sulla carta più affascinante.