Francia-Croazia 20 anni dopo: che fine hanno fatto i protagonisti della semifinale del 1998?

20 anni dopo si rigioca una super sfida, quella tra Francia e Croazia. Questa volta le due squadre si affrontano in finale, ma nel 1998 fu la semifinale del Mondiale che aprì le porte ai transalpini. La Francia vinse infatti in rimonta grazie ad un’incredibile doppietta di Lilian Thuram, al tempo terzino dei francesi, dopo il vantaggio iniziale di Davor Suker (capocannoniere di quell’edizione con 6 reti). Una delle partite più belle di quel Mondiale, che premiò Zidane e compagni grazie al 2-1 finale. Ma oggi, cosa fanno i protagonisti di quella gara?

Francia (4-3-2-1): Barthez; Thuram, Desailly, Blanc, Lizarazu; Karembeu, Deschamps, Petit; Djorkaeff, Zidane; Guivarc'h. Ct: Aimé Jacquet

Diventato pilota automobilistico, dal 2008 ha preso parte a diverse competizioni. Nel 2013 ha vinto il Campionato Francese GT con una Ferrari 458 Italia GT3 e ha preso parte a 3 edizioni della European Le Mans Series, compresa una 24 ore. Ha “sfiorato” la carriera da allenatore, mentre per due anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale del club di terza divisione del Luzenac Ariège Pyrénées.

Fu l'eroe di quella semifinale. Rimasto legato al calcio, si è impegnato in diverse campagne politiche, come quella per i matrimoni gay; prendendo spesso posizione contro i potenti di Francia (Le Pen, Sarkozy). La sua figura in Francia ha sempre avuto un peso anche dopo il ritiro dal calcio giocato.

Finita la carriera, è stato commentatore per la tv francese e per la BBC ai Mondiali di Germania 2006. Ha fondato in Ghana, dove risiede, la Lizzy Sports Complex, una delle più prestigiose accademie calcistiche del continente africano. E’ membro della Laureus Academy e dell’OrphanAid Africa Lifetime, progetti sociali dedicati ai bambini disagiati. Avendo anche allenato, aspetta la chiamata da una Nazionale.

Allenatore in campo quando giocava, lo è realmente dal 2007. Ad oggi è senza contratto dopo aver ricevuto una lauta liquidazione dal PSG. Prima dell'arrivo di Sarri al Chelsea, era stato inserito nella lista dei papabili per sostituire Conte ai blues.

Dal gennaio 2017 è tornato al Bayern Monaco, ultima squadra di club dove ha giocato, nel ruolo di ambasciatore dello stesso club. Da qualche anno è speaker radiofonico per RTL France, con un suo programma, ovviamente sul calcio: Le Club Liza.

Diventato commentatore sportivo nel 2006 per diverse emittenti francesi, è stato anche conduttore de “L’Isola del campione”: serie di documentari sulle isole tropicali di cui lui stesso è originario. Nel 2009 ha fondato, insieme a Gianluca Festa - compagno di squadra ai tempi del Middlesbrough -, un'azienda di abbigliamento sportivo, la A-Line, fallita nel 2013 per guai finanziari.

Dal campo a ct della Nazionale francese. L'obiettivo? Riportare la Francia sul tetto del Mondo, dopo averlo fatto da calciatore nel 1998.

Campione del Mondo ’98, è diventato leggenda nell’Arsenal. La sua vita fuori dal campo è stata piena di eccessi, come raccontato da lui stesso nella biografia uscita nel 2008. Donne, festini, droga - anche mentre era in ritiro con l’Arsenal - per quello che è considerato il giocatore più legato alla figura di Arséne Wenger. Fa il commentatore tv per SFR Sport.

Campione in campo e campione in panchina. Le 3 Champions con il Real Madrid sono lì a testimoniarlo, ora però è in cerca di una nuova sistemazione dopo aver lasciato i blancos. Ha fondato una scuola calcio a Marsiglia e dal 2001 è ambasciatore ONU. Nel suo futuro? La panchina della Nazionale francese... O quella del Qatar.

E’ stato uno dei precursori del calcio americano, giocando la sua ultima stagione da professionista nei New York Red Bulls. Vive ancora nella Grande Mela, dove ha gestito un Inter Campus e ha aperto una Fondazione a suo nome.

Conosciuto per essere stato l’attaccante titolare della Nazionale campione del mondo senza nemmeno un gol a tabellino in quell’edizione, ha smesso nel 2002, sparendo dalle scene. Nel 2009 fu inserito dal Daily Mail nella lista dei peggiori 50 attaccanti che hanno mai giocato in Premier League. E' uscito dal mondo del calcio ed ha aperto una propria impresa: vende piscine nella propria regione dal 2008.

Croazia (3-4-1-2): Ladic; Bilic, Stimac, Simic; Stanic, Soldo, Asanovic, Jarni; Boban; Suker, Vlaovic. Ct: Miroslav Blazevic

Fa parte proprio dello staff tecnico di Zlatko Dalic, attuale ct della Nazionale croata.

Appena conclusa l'attività da calciatore, ha subito cominciato quella da allenatore. Ha lavorato in Federazione, diventando ct della Nazionale Under 21 croata dal 2004 al 2006. Nel 2006 è stato promosso in Nazionale maggiore, ma ha concluso la propria attività di ct nel 2012 dopo l'Europeo. Nell'ultima stagione, ha allenato il West Ham United in Premier League.

Altro allenatore. La sua ultima esperienza è stata quella all'Al-Shahania in Qatar.

Ha lavorato recentemente col Palermo di Zamparini come consulente per il collegamento ed il supporto aziendale con allenatore, staff e squadra. Nel 2012 ha corso per il ruolo di Presidente della Federazione croata.

Dirige un’azienda specializzata nella vendita di prodotti per celiaci. Ha appoggiato Dario Simic nella sua campagna elettorale.

Fa l'allenatore. Dopo una parentesi poco felice al Colonia, ha fatto l'assistente per lo Shandong Luneng, in Cina, nel 2017.

L'ex giocatore del Napoli si è trasferito per continuare la sua gavetta da allenatore. Nel 2017 è diventato mister dei Melbourne Knights in Australia.

Dal 2017 è diventato il ct della Nazionale Under 19 croata.

E' stato commentatore sportivo per Sky Italia e la Gazzetta dello Sport. Il 30 maggio 2016 viene nominato vicesegretario generale della FIFA per lo sviluppo del calcio e per l'organizzazione di eventi sportivi.

Commentatore sportivo in tv.

Nel 2012 è diventato il Presidente della Federazione calcistica della Croazia, battendo proprio Dario Simic.