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Il 'lunedì nero' del VAR: venerdì il primo bilancio della FIFA

DaLaPresse.it

Pubblicato 26/06/2018 alle 14:54 GMT+2

Tra polemiche e proteste, il VAR ai mondiali sta facendo discutere. Dopo gli episodi di lunedì in Iran-Portogallo e Spagna-Morocco si è aperto ulteriormente il dibattito. Venerdì la FIFA stilerà il primo bilancio in una conferenza stampa.

L'écran géant du stade de Kaliningrad affiche le logo de la VAR lors d'Espagne-Maroc / Coupe du monde 2018

Credit Foto Getty Images

Dopo una prima parte di Coppa del Mondo tutto sommato tranquilla, offrendo argomenti sia ai suoi detrattori che ai suoi critici, il VAR è tornato brutalmente sotto i riflettori lunedì riaprendo il dibattito fra chi è a favore e chi no. "Il VAR è una m....", la sentenza dell'ala marocchina Noureddine Amrabat inquadrato dalle telecamere dopo il pareggio per 2-2 contro la Spagna. E proprio nelle due partite di ieri è successo di tutto con polemiche sia in Iran-Portogallo (1-1) che in Spagna-Marocco (2-2), con il VAR che non ha fugato dubbi su alcune decisioni da parte dei due arbitri di campo Caceres e Irmatov.
Il Marocco si è lamentato per il gol del pareggio spagnolo segnato in pieno recupero da Iago Aspas e convalidato dopo una lunghissima attesa e la verifica delle immagini per un possibile fuorigioco. Il ct marocchino Hervé Renard e i suoi giocatori hanno protestato anche per la concessione dell'angolo che ha preceduto il gol. In Portogallo-Iran, non meno di tre decisioni sono state discusse. Il rigore concesso a Cristiano Ronaldo (e parato da Ali Beiranvand), la possibile e mancata espulsione della stella portoghese per una manata ad difensore avversario sanzionata solo con l'ammonizione e il rigore concesso agli iraniani nel finale. Nel pomeriggio anche l'incontro Egitto-Arabia Saudita (1-2) è stato caratterizzato da un lunghissimo intervento del VAR, che ha portato alla conferma di un rigore per l'Arabia Saudita.
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VAR

Credit Foto Getty Images

Al di là della correttezza o meno di queste decisioni - e dell'impatto sul numero di rigori già fischiato, più che in ogni altra Coppa del Mondo - la giornata di ieri ha evidenziato alcune delle criticità del VAR. In particolare, le reazioni furiose dei giocatori hanno minato l'idea che la presenza del video avrebbe messo fine a controversie e polemiche. Carlos Queiroz, ct portoghese dell'Iran, si è lamentato molto per il caso della mancata espulsione di Ronaldo, dichiarando che l'arbitro "ha interrotto il gioco per il VAR. Per il regolamento una gomitata è espulsione, non è specificato se ci sono Messi o Ronaldo". In generale, il VAR ha evidenziato lunedì alcuni dei principali difetti contestati dai suoi detrattori: onnipresente, decisioni lente e non certamente indiscutibili. L'ex centravanti dell'Inghilterra Alan Shearer ha commentato bruscamente su Twitter: "Il VAR è una c...... assoluta".
La FIFA non ha voluto commentare quanto accaduto ieri, ma ha annunciato che venerdì ci sarà una conferenza stampa in cui che verrà presentato un primo bilancio del VAR dopo la prima fase di questo Mondiale. In questo incontro, la FIFA, il cui presidente Gianni Infantino si è speso tantissimo per ottenere l'introduzione del VAR alla Coppa del Mondo, dovrebbe concentrarsi sulla presentazione di ciò che ha funzionato bene con il video. Sebbene due federazioni, quelle di Brasile e Serbia, abbiano già chiesto ufficialmente spiegazioni sull'uso del sistema, altre non hanno potuto lamentarsi e gli errori sono stati effettivamente corretti. Dal rigore concesso alla Francia e a Griezmann contro l'Australia, a quello cancellato al Brasile e a Neymar contro Costarica, ci sono stati alcuni interventi giusti da parte dei video assistenti, con decisioni prese in tempi generalmente ragionevoli. Ma una delle questioni centrali rimane quella dell'uniformità: perché il VAR è intervenuto lunedì sulla mano del portoghese Soares contro l'Iran, ma non venerdì scorso quando il serbo Mitrovic è stato atterrato in un sandwich da due difensori svizzeri? A questi e altri quesiti sicuramente la FIFA dovrà dare una risposta.
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