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Islanda ai Mondiali 2018: rosa, giocatori da seguire, storia e prospettive

DaGioco Digitale

Aggiornato 12/06/2018 alle 12:21 GMT+2

La scheda dell'Islanda ai Mondiali 2018: rosa, giocatori da seguire, storia e prospettive della squadra inserita nel Gruppo D assieme ad Argentina, Croazia e Nigeria.

Iceland

Credit Foto Eurosport

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  • Ranking FIFA: 22°

Come si è qualificata

L’Islanda si è qualificata alla grande al suo primo Mondiale, vincendo il proprio girone davanti alla Croazia (avversaria anche in Russia), Ucraina e Turchia, con 22 punti e 16 gol fatti in dieci partite. Il gruppo in cui è inserita, che comprende anche Argentina e Nigeria, è forse il più duro di tutti, ma gli islandesi sembrano nati per sorprendere.

La rosa

Portieri: Halldorsson (Randers), Runarsson (Nordsjaelland), Schram (Roskilde); Difensori: Saevarsson (Valur), R.Sigurdsson (Rostov), Árnason (Aberdeen), Skulason (Lokeren), Ingason (Rostov), Magnusson (Bristol City), Eyjolfsson (Levski Sofia), Fridjonsson (Valerenga); Centrocampisti: Gunnarsson (Cardiff City), Bjarnason (Aston Villa), J.Gudmundsson (Burnley), Hallfredsson (Udinese), G.Sigurdsson (Everton), Gislason (Sandhausen), Skúlason (Karabükspor), Traustason (Malmö); Attaccanti: Finnbogason (Augsburg), Bödvarsson (Reading), Sigurdarson (Rostov), Gudmundsson (PSV)

La stella: Gylfi Sigurdsson (Everton)

Sigurdsson non ha avuto un anno facile in Premier, dove ha lasciato lo Swansea per l’Everton. Resta comunque lui il faro di una Nazionale che vuole continuare a stupire: 46 gol e 37 assist in 209 partite di Premier e 18 reti in 55 apparizioni con l’Islanda lo testimoniano.
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Gylfi Sigurdsson

Credit Foto Getty Images

La stella che brillerà: Samuel Fridjonsson (Valerenga)

Considerato un centrocampista difensivo, ha in realtà dimostrato di poter giocare un po’ ovunque. Ha corsa e senso del gol. L’Islanda è una squadra che si fonda sul collettivo ma lui ha il potenziale per diventarne un pilastro e la stella. Se farà bene sarà dura per il suo team, i norvegesi del Valerenga, trattenere questo giovane talento.

L’allenatore: Heimir Hallgrimsson

Sostituire Lars Lagerback dopo gli storici quarti conquistati a Euro 2016 non era facile, ma Hallgrimsson ha conquistato subito la piazza. La prima, incredibile qualificazione ai Mondiali porterà per sempre la sua firma. Fa il dentista part time e preferisce giocare con il 4-4-2, anche se a volte opta per l’unica punta davanti a tutti. Avendo allenato solo club islandesi in precedenza è il CT più inesperto di Russia 2018. Ma anche lui vorrà stupire.
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Lars Lagerback & Heimir Hallgrímsson

Credit Foto Eurosport

Nella storia della Coppa del Mondo

Dopo l’esordio all’Europeo, questo sarà il primo Mondiale di sempre per l’Islanda. In Francia ha chiuso il girone dietro al Portogallo futuro campione e ha eliminato l’Inghilterra agli ottavi. Per un Paese di 300.000 abitanti e con condizioni climatiche non esattamente ideali per giocare a calcio già esserci è un successo.

Ragioni per essere ottimisti

La Thunder Clap, l’inconfondibile coreografia dei tifosi islandesi, e il conseguente clima d'entusiasmo attorno a questa squadra.

Calendario

  • 16 giugno: Argentina (15.00)
  • 22 giugno: Nigeria (17.00)
  • 26 giugno: Croazia (20.00)
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