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Messi tradisce l'Argentina e perde il duello a distanza con Cristiano Ronaldo

Mattia Fontana

Aggiornato 16/06/2018 alle 18:52 GMT+2

La prima delusione del Mondiale è l'Albiceleste, incapace di andare oltre l'1-1 con l'Islanda anche per via di un match non all'altezza delle aspettative del Diez: sbaglia un rigore e non soltanto, l'esatto contrario di quanto accaduto poche ore prima a CR7.

Lionel Messi reacts

Credit Foto Getty Images

Di solito, quando Cristiano Ronaldo e Lionel Messi sono chiamati a confrontarsi a distanza nel giro di poche ore, lo spettacolo è assicurato. Questa volta, però, a garantirlo è stato soltanto il portoghese. L’uomo che con la tripletta segnata alla Spagna si è preso tutte le copertine mondiali. La risposta dell’argentino, invece, è stata parecchio sottotono. La sua Albiceleste non è andata oltre l’1-1 contro l’Islanda e il Diez ha pure fallito un calcio di rigore. Peggio di così...

La maledizione dei rigori

Messi, a dire il vero, ha avuto l’occasione per decidere la sfida che ha aperto il Gruppo D. Trattasi del rigore che è stato chiamato a battere al minuto 64, dopo un contatto tra Hallfredsson e Meza. Un tiro debole, a mezza altezza. E l’eroe è divenuto Halldorsson. Per Messi, ormai, si tratta tristemente di una non-notizia. Perché ha fallito 4 degli ultimi 7 penalty calciati tra nazionale e Barcellona e negli ultimi 10 è al 50% di percentuale realizzativa. Tutto fuorché una certezza.
Abbiamo faticato a creare situazioni da gol. Adesso siamo obbligati a battere la Croazia. Siamo stati superiori, ci abbiamo provato e non ce l’abbiamo fatta. È stato un grande dolore sbagliare il rigore, mi sento responsabile. Però non dobbiamo impazzire. Sapevamo che non sarebbe stata facile. Fa arrabbiare perché meritavamo di vincere, anche se sappiamo di avere degli aspetti su cui migliorare.
Lionel Messi

Palla a Messi, ma non basta

A tradire non è stato soltanto il Diez. La stecca è stata collettiva. Del gioco promesso dal vate Sampaoli, infatti, non v’è stata ombra e tutto si è ridotto al passarla a Messi nel minor tempo possibile. Qui finiscono le colpe del capitano argentino e iniziano quelle della squadra. Incapace di ovviare alla giornata no di Messi con movimenti senza palla convincenti. Il risultato? Messi imposta, Messi tira e Messi sbaglia. Era dai tempi di Italia-Haiti del 1974 che un giocatore non tirava più di 10 volte senza segnare in una partita del Mondiale. Anche quella volta era un mancino, il nostro Gigi Riva.

Il confronto a distanza con Ronaldo

Se i risultati e i numeri sono sotto gli occhi di tutti, è quel confronto a distanza con Cristiano Ronaldo a dare contorni sinistri alla prima di Messi in Russia. Perché se il suo rivale storico è stato protagonista in tutto e per tutto, sempre in positivo, l’argentino ha fatto l’esatto opposto. L’ultimo esempio? La punizione sul finire di gara. Cristiano Ronaldo ne ha tirato fuori il 3-3 che ha chiuso Spagna-Portogallo. Messi ha calciato il pallone sulla barriera. No, non era proprio giornata.
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