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Modric, licenza di uccidere: ora la Croazia fa paura

Marco Castro

Aggiornato 22/06/2018 alle 16:42 GMT+2

Con Brozovic titolare contro l’Argentina, il fuoriclasse del Real Madrid ha avuto più libertà d’azione in fase offensiva, dimostrando ancora una volta di poter essere devastante. Leadership e classe di un giocatore che può portare molto lontano la Nazionale di Dalic

Luka Modric

Credit Foto Getty Images

Applausi. La Croazia spazza via l’Argentina per 3-0 meritandosi gli elogi di tutto il mondo e candidandosi prepotentemente ad outsider di lusso dei Mondiali di Russia. Una squadra quadrata, che abbina agonismo e qualità e che può vantare un leader silenzioso che in Nazionale, come nel suo club, sta diventando sempre più determinante: Luka Modric.
Posizione. All’esordio con la Nigeria, la Croazia aveva schierato Kramaric in attacco, mentre ieri il CT Dalic ha scelto di dare fiducia dal primo minuto a Marcelo Brozovic. Con l’interista a “coprirgli” le spalle e un attaccante in meno là davanti, Modric ha avuto più libertà in fase offensiva, dove ha letteralmente disegnato calcio. Una posizione a tratti addirittura troppo sbilanciata, ma che ha messo letteralmente in crisi la già non irreprensibile difesa dell’Albiceleste.
Una partita perfetta, come lo stesso numero dieci croato ha definito, in cui Modric ha mostrato un po’ tutto il suo repertorio. Assist, vedi filtrante da applausi per Ante Rebic nel primo tempo, non sfruttato al meglio dal giocatore dell’Eintracht; dribbling, quasi sempre a segno; gol, con danza sul pallone e gran destro dai 20 metri a trafiggere Caballero e chiudere la partita; precisione, con l’83% dei passaggi riusciti; sapienza tattica, con 62 palloni toccati e praticamente sempre nella maniera più giusta. Ah, il tutto senza dimenticare la fase di copertura, con contrasti vinti e intercetti a condire anche ieri il suo match. Coadiuvato dal partner in crime preferito, Ivan Rakitic, Modric ha deliziato presenti e telespettatori del match di Nizhny Novgorod.
La cosa più importante - ha detto Modric nel post partita - è che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, la qualificazione agli ottavi. Non dobbiamo farci prendere dall'euforia. La nostra fiducia aumenterà, abbiamo dimostrato che possiamo ottenere grandi cose, ma dobbiamo tenere i piedi ben saldi per terra”. Parole da leader responsabile e silenzioso, parole di un giocatore ben conscio dei propri mezzi e di quelli di una Nazionale che vuole continuare a stupire.
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