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Pagellone, il meglio e il peggio del calcio estero: Messi iellato finisce ko, PSG da dieci e lode

DaGioco Digitale

Pubblicato 22/10/2018 alle 08:06 GMT+2

Da un PSG da dieci e lode, passando per l'infortunio che ha mandato al tappeto Leo Messi, fino al burrascoso finale di partita tra Chelsea e Manchester United; il meglio e il peggio dell'ultimo week end di calcio internazionale.

Pagellone Estero 21/10

Credit Foto Eurosport

Voto 10...A un PSG da lode

Dieci vittorie su dieci, 3,7 gol a partita: il PSG di mister Tuchel è la miglior squadra di sempre alla decima giornata del massimo campionato francese e, prima della doppia e scintillante sfida con il Napoli in Champions League, ha asfaltato il malcapitato Amiens mandando in rete cinque marcatori diversi: Marquinhos, Rabiot, Draxler, Mbappé e Diaby. Luna park a Parigi!

Voto 9...A Luka Jovic

Mvp di giornata l’attaccante dell’Eintracht Francoforte Luka Jovic, 21 anni da compiere il prossimo 23 dicembre. Il ragazzo che già castigò la Lazio nella fase a gironi di Europa League ne ha messi cinque (!!!) contro il Fortuna Dusseldorf, segnando un po’ in tutti i modi: tre con il sinistro, uno col destro e uno in spettacolare sforbiciata “no look”. In Bundesliga viaggia con più gol che partite disputate. E le grandi del calcio osservano...

Voto 8...All’inarrestabile Paco Alcacer

14 tiri verso la porta in gare ufficiali, 11 gol distribuiti tra Bundesliga, Champions League e Nazionale: nella settimana in cui, udite udite, Krzysztof Piatek si ferma, Paco Alcacer continua imperterrito a segnare come un’oliatissima macchina da gol (7 in 4 apparizioni nel massimo campionato tedesco). E il Borussia Dormund di Lucien Favre continua a volare in classifica: primo posto in solitaria ee la bellezza di 27 gol segnati in 8 partite!

Voto 7...Al ritorno al gol di Salah

Dopo un mese di astinenza Momo Salah ha ritrovato la via del gol contribuendo in maniera determinante alla vittoria del suo Liverpool in quel di Huddersfield. Il diagonale in corsa dell’egiziano ex Fiorentina e Roma proietta i reds al comando della Premier League, a braccetto con il Manchester City, e rompe il digiuno più lungo da quando l’attaccante veste la maglia del Liverpool. Sono 50 ora i suoi gol nelle competizioni inglesi: 48 con la maglia del Liverpool, 2 con la maglia del Chelsea.
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Mo Salah segna il gol vittoria ad Huddersfield

Credit Foto PA Sport

Voto 6... Alle occasioni perse di Chelsea e United

Pari di alto livello ma con qualche rimpianto tra il Chelsea di Maurizio Sarri e il Manchester United di José Mourinho. Gara dai mille volti quella del Bridge: vantaggio Blues con l'inzuccata di Rudiger, doppietta di Martial a sancire il sorpasso United, ruggito finale dei padroni di casi con il salvifico timbro di Ross Barkley. Match spettacolare, in fin dei conti, ma il pareggio è mal accolto da entrambe: City e Liverpool ringraziano e volano in fuga.

Voto 5...Al nervosimo di Arjen Robben

Il Bayern Monaco è tornato a fare la voce grossa in Bundesliga regolando il Wolfsburg a domicilio, ma nel pomeriggio della doppietta di Lewandowski e del timbro di James Rodriguez Arjen Robben finisce dietro la lavagna rimediando una doppia ammonizione con conseguente espulsione evitabilissima: la prima per simulazione, la seconda per un tackle duro. Scena inusuale alla Wolkswagen-Arena: di solito le ammonizioni Robben le provoca, non le riceve!
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Arjen Robben (Wolfsburg - FC Bayern)

Credit Foto Getty Images

Voto 4...Alla sfortuna di Messi e a un Clasico senza alieni

La maledetta caduta sul gomito destro ha provocato a Leo Messi la frattura del radio è gli farà saltare il doppio appuntamento di Champions contro l’Inter e soprattutto il Clasico contro Barcellona. Un intoppo che proprio non ci voleva, in un momento in cul il “10” stava giocando a un livello divino esprimendosi al suo meglio. Bene ha fatto l’Inter a rivolgere questo sportivissimo messaggio alla Pulce: “Ci dispiace per il tuo infortunio e non poterti affrontare nei prossimi giorni. È sempre un onore poter giocare contro i migliori. Forza Leo". E per la prima volta dal 2009 andrà in scena un Clasico senza Messi e CR7...

Voto 3...All’esordio di Titì Henry

Niente “effetto sterzata” per Thierry Henry: alla sua prima panchina col Monaco il neo tecnico è incappato in una pesante sconfitta sul campo dello Strasburgo. Incredibile come una squadra che può contare su profili del calibro di Glik, Tielemans, Golovin e Falcao languisca all’ultimo posto della Ligue 1!

Voto 2...Alla Ligue 1 'che non c'è'

Oltre al PSG c’è poco o nulla in Ligue 1 quest’anno, in particolar modo. I ragazzi di mister Tuchel hanno asfaltato l’Amiens al Parco dei Principi scavando un considerevole fossato con le inseguitrici , considerando che siamo a ottobre. Una partita, quella di sabato pomeriggio, che ha assunto sin da subito i crismi dell’allenamente defaticante. Non c’è storia Oltralpe: PSG di un altro pianeta rispetto alle avversario e questo non è mai un bel segnale per la competitività del campionato in questione.

Voto 1...Al Real di Lopetegui (ancora per quanto?)

Il gol di Marcelo che ha spezzato il secondo digiuno più lungo della storia del Real Madrid (480 contro i 494 del 1985) non è servito proprio a nulla al Real Madrid, piombato ormai in una crisi senza precedenti. Sono tre le sconfitte collezionate dai Merengues nelle ultime quattro partite (e un solo punticino nel parziale): Julen Lopetegui sale così inevitabilmentre sul banco degli imputati, l’involuzione del Real è a dir poco preoccupante. Il Clasico è già un esame in cui sbagliare è severamente vietato.
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Real Madrid-Lopetegui

Credit Foto Getty Images

Voto 0...A Marco Ianni che esulta in faccia a Mourinho

Inqualificabile il gesto dell’assistente di Maurizio Sarri al Chelsea, Marco Ianni, che dopo il gol del 2-2 di Ross Barkley non ha trovato di meglio da fare che esultare in faccia a Mourinho incendiando ulteriormente gli animi nella caldissima sfida tra Chelsea e Manchester United. Per fortuna Maurizio Sarri ha indossato i panni del paciere contibuendo a rilassare gli animi e a far rinsavire l'assistente, che nel post partita si è scusato con Mourinho.

A cura di Paolo Pegoraro
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