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Wolves-Manchester United

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 18/03/2012 alle 16:58 GMT+1

Evans, Valencia e Welbeck chiudono la partita già nel primo tempo. La doppietta di Hernandez arrotonda il punteggio nella ripresa. Lo United scappa momentaneamente a +4 dai cugini del City limando anche la differenza reti che resta a favore dei Citizens, ma grazie a questa goleada solo di 3 reti

Antonio Valencia Manchester United

Credit Foto Reuters

La partita tra Manchester United e Wolverhampton dura 40 minuti esatti. Zubar, probabilmente amante del calcio italiano, decide di imitare l'impresa di Alessio Cerci ieri sera in Fiorentina-Juventus e, a cinque minuti dall'intervallo, combina la sua seconda fesseria di giornata - la prima era un inutile fallo a centrocampo su Rooney - procurandosi il secondo giallo con un identico intervento al precedente, questa volta su Welbeck. Rosso sacrosanto e Manchester United che, pur non brillando per intensità e volume di gioco, in 4 minuti infila due e tre a zero con Valencia e Welbeck. Certi regali a Sir Alex proprio non si possono fare...
PARTENZA A RALLENTY - E sì che il Wolverhampton non era partito male. Il disperato bisogno di punti dei "Lupi delle Midlands" li porta a giocare una partita compatta e attenta almeno in avvio anche perché, i soli 9 punti guadagnati in casa quest'anno, non sono sufficienti se si vuole evitare la discesa in Championship. Il Manchester United poi ci mette del suo. Gli uomini di Sir Alex non impongono il solito ritmo alla gara forse consapevoli di trovare, prima o poi, l'episodio per sbloccare la gara.
GLI EPISODI - E ne hanno a ben donde, perché di episodi non ne arriva uno solo, ma bensì due. Il primo arriva infatti al minuto 21 quando dagli sviluppi di un corner l'intersa difesa dei Wolves cade in amnesia e, dentro l'area piccola, concede a Evans il primo gol con la maglia del Manchester United dopo essere stato imbeccato da una sponda dell'indisturbato (sì, anche lui), Carrick. Il secondo invece, come già accennato, è l'autentica fesseria di Zubar. L'esterno del Wolverhampton al 28' entra in netto ritardo su Rooney e, dodici minuti più tardi, ancora in mezzo al campo, si ripete su Welbeck. I Lupi restano in dieci e nel giro di quattro minuti subiscono la naturale punizione di uno United che non crede ai suoi occhi di fronte a cotanta generosità.
DUE GOL IN TRE MINUTI - Valencia al 42' parte da centrocampo e arriva in porta concludendo in diagonale un'azione che, normalmente, è più da piste d'atletica che da campi da calcio mentre tre minuti più tardi, Welbeck, chiude una manovra "da allenamento" iniziata con un lancio di Carrick e intermezzata dall'assist di Valencia. Il Wolverhampton, lasciato in 10', si scioglie in 5 minuti lasciando il suo pubblico ad assistere ad una ripresa che non avrà senso.
RIPRESA SVUOTATA DI SENSO... O FORSE NO? - Sì perché pronti via e Hernandez infila il 4-0 con un colpo di testa, in area piccola, che in termini di marcature è la fotocopia del vantaggio firmato da Evans: a marcare, nessuno. Passano 5 minuti e il messicano si regala la doppietta chiudendo in rete la bella azione di Welbeck bravo a liberarsi di Ward. La ripresa finisce di fatto lì con lo United che decide di non affondare ulteriormente il colpo e il Wolverhampton che, con i ritmi più bassi, riesce in qualche modo a gestire la palla ed evitare ulteriori reti. Se sarà una scelta giusta quella del Manchester lo capiremo a fine campionato. In Inghilterra infatti, in caso di arrivo a pari punti, la discriminante nel concedere il titolo è data proprio dalla differenza reti. I cinque gol di oggi "limano" a -3 il distacco di Sir Alex da Mancini... sicuri che altri due gol non avrebbero fatto comodo?
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