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Mourinho vs Conte, Atto III: Man United e Chelsea al crocevia della stagione

Simone Eterno

Pubblicato 14/04/2017 alle 21:44 GMT+2

I Blues con una vittoria blinderebbero la Premier League, ma allo United servono 3 punti per andare in Champions. Dopo le prime due sconfitte a Stamford Bridge, Mourinho ospita per la prima volta la sua ex squadra: tra voglia di rivincite e un faccia a faccia con Conte che dopo i due primi "round" promette nuova adrenalina.

2017 Chelsea-Manchester United Mourinho vs Conte

Credit Foto Imago

Quando c’è un inizio, prima o poi, arriva anche una fine e nelle stagioni di Chelsea e Manchester United, l’Atto III, la terza sfida diretta tra queste due contendenti, ha tanto l’aspetto della resa dei conti finale.
23 ottobre, 13 marzo, 16 aprile. Ovvero rispettivamente l’inizio della cavalcata dei Blues; il grande smacco di coppa; e il vero crocevia della stagione di entrambe, in una domenica di Pasqua ad Old Trafford che tirerà presumibilmente le somme, o per lo meno ci darà evidenti indicazioni sul cosa aspettarsi da qui alle ultime sei giornate di Premier League.

Chelsea, festa ad Old Trafford?

Da una parte c’è il Chelsea di Antonio Conte. Una squadra “fresca” – come definita da Mourinho con il solito pizzico di malizia in fase di presentazione della partita – che è con ogni probabilità all’ultimo vero ostacolo della sua stagione. Con 7 punti di vantaggio sul Tottenham, i Blues potrebbero ritrovarsi a giocare domenica pomeriggio con un vantaggio rosicchiato nel frattempo a 4 punti (gli Spurs sfideranno il Bournemouth sabato nel lunch match), obbligando Conte a dover gestire la pressione della situazione.
Se è vero infatti che entrambi i precedenti stagionali sono stati vinti dai Blues piuttosto agevolmente, altrettanto lo è che le due partite non abbiamo lasciato certo Mourinho col sorriso sulla bocca; con le parole all’orecchio di Conte per un’eccessiva esultanza in quel di ottobre dopo il 4-0 che lanciò il Chelsea a una striscia di 18v/2p/2s in Premier League, e la successiva ‘quasi rissa’ sfiorata in FA Cup, quando il portoghese non gradì l’espulsione di Herrera dopo 35 minuti e Conte non si fece certo intimorire dalle proteste.
Al di là della tensione tra i due però per il Chelsea quello di Old Trafford è davvero l’ultimo ostacolo reale. Dovesse mantenere come minimo il +7, per Conte il calendario recita di Southampton, Everton, Middlesbrough, West Brom e Sunderland sulla via del trofeo. Troppa fantasia per pensare che qui dentro uno come Conte dilapidi il suo vantaggio.

United, dentro o fuori?

Dal lato Manchester United però la partita ha eguale – se non maggior – importanza. E non solo per evitare il terzo smacco consecutivo. Le speranze dei Red Devils di qualificarsi alla prossima Champions League sono racchiuse in 5 delicatissimi giorni. Mourinho è quinto in classifica a 4 punti dai cugini del City, ma ha una partita in più da recuperare. Il suo United arriva però dall’impegno di giovedì sera a Bruxelles contro l’Anderlecht e dopo l’1-1 dell’andata, dovrà giovedì giocarsi il tutto per tutto tra le mura amiche.
Un limbo di difficile gestione per il Manchester United, bloccato a un bivio amletico: spendere tutto sul campo per superare il Chelsea e tenere il ritmo della ‘lotta Champions’ in Premier League – considerando tra l’altro che da qui a la fine i Red Devils dovranno sfidare ancora il Manchester City e il Tottenham – o concentrarsi su un’Europa League che tramite la vittoria finale di Stoccolma varrebbe i classici ‘due piccioni con una fava’?
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José Mourinho, manager de Manchester United.

Credit Foto Panoramic

Per settimane la scelta di Mourinho era parsa più incline a sposare l’opzione europea, ma i disastri dell’Arsenal e i passi falsi del City hanno riportato la squadra a ciò che potenzialmente potrebbe essere un -1 proprio da Guardiola; e con lo scontro diretto (seppur all’Etihad) ancora da giocare, sprecare questa rincorsa sarebbe piuttosto ingenuo oltre che rischioso.
Ecco perché, dunque, quello di domenica a Old Trafford è davvero un crocevia per entrambe. Conte per aprire e chiudere il ciclo del primo successo Blues iconicamente segnato da due sfide in campionato contro Mourinho; José per tenere aperto l’obiettivo Champions, prendersi la sua rivincita e perché no dare un improvviso senso a un campionato che da parecchie settimane non sembrava più averne. Questo è l’Atto III di Chelsea-Manchester United. Per una Pasqua che i veri calciofili, naturalmente, passeranno sul divano.
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