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Ottovolante Chelsea! I Blues passano in rimonta anche sul City, è fuga Conte!

Simone Eterno

Aggiornato 03/12/2016 alle 17:32 GMT+1

Il City va avanti ma spreca troppo a inizio ripresa, e così il Chelsea viene fuori per la sua natura di squadra che sa adattarsi e diventare devastante: Costa, Willian e Hazard guidano la rimonta. Finisce 1-3 ed è un risultato pesantissimo: per il Chelsea è l'ottava vittoria di fila e vale la mini fuga.... per lo meno sul City.

Diego Costa celebrates scoring Chelsea's equaliser

Credit Foto Reuters

da MANCHESTER - Fuochi d’artificio signori, in tutti i sensi. Si sono visti gol, si sono viste occasioni, si è visto gran calcio e si è visto anche un discreto rissone finale. No, Manchester City e Chelsea non hanno per nulla deluso le attese, rendendo spettacolo in quella che fin qui è stata per distacco la partita dell’anno in Premier League. Ne è venuto fuori ancora una volta Antonio Conte, piazzando la rimonta – esattamente come 7 giorni fa – a una rivale diretta ma soprattutto lanciando un segnale evidente alla Premier: è la sua la “squadra più squadra di tutte”. Se è vero infatti che il City ha tra il finale di primo tempo e l’inizio ripresa giocato probabilmente meglio, creando un’infinità di occasioni, altrettanto lo è che senza aver subito il colpo del ko a venirne fuori è stato ancora il Chelsea. Un Chelsea in grado di leggere in corsa la partita e adattarsi; una squadra terribilmente contiana nello spirito di sacrificio e nella capacità di essere letale. E così, i due contropiedoni che sono costati a Guardiola il ko e alla sua squadra la testa – folle il fallo di Aguero su David Luiz a tempo scaduto, altrettanto la reazione di Fernandinho che ha lanciato Fabregas tra il pubblico e scatenato la maxi rissa finale – regalano a Conte una mini-fuga a +4 sul City che non può non essere considerata come la prima vera spallata a questo campionato. E non vi sorprenda dunque se dal settore ospiti, per tutto il secondo tempo, si è alzato un solo coro. Non per Costa, autore del pari e migliore in campo; e nemmeno per Willian o Hazard. “Antonioooo” è stato il solo leit-motif di una squadra condotta a immagine e somiglianza dell’ennesimo prodotto italiano di cui andare fieri all’estero.
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Antonio Conte celebrates his side's third goal.

Credit Foto Eurosport

La cronaca

Due filosofie, due squadre con le idee ben chiare. Fin dal primo minuto Chelsea e City si affrontano a viso aperto, ma ognuna mettendo in mostra ciò che sa fare meglio. Il predominio territoriale del City, la grande attenzione del Chelsea e le sue successive ripartenze. Ne viene fuori un primo tempo a folate rapidissime, dove Aguero appare per una volta stranamente poco cinico sotto porta – almeno due occasioni, una al 34’ e una al 43’ – e dove Hazard sfiora per ben due volte il gol del vantaggio, con la seconda chance piuttosto clamorosa (assist verso il centro anziché calciare verso la porta vuota, seppur defilata). L’ultimo quarto d’ora è però fortemente a marca City, con gli uomini di Guardiola in grado di tenere nella loro metà campo i Blues e a trovare spazio sugli esterni. Ed è proprio da una di queste occasioni che nasce il vantaggio: il cross di Navas infatti è insidioso e Cahill è goffo nel suo tentativo di pulizia dell’area; ne viene fuori così un gol che mette un po’ in pace il pubblico di casa, furioso per un paio di decisioni di Taylor (a nostro parere corrette).
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Hazard festeggia il gol del 3-1

Credit Foto AFP

Nella ripresa il City riparte a testa bassa, creando nei primi 10 minuti un’occasione dopo l’altra. Aguero però oggi non la vede proprio e De Bruyne sbaglia due volte, prima dopo il gran assist di Sane e poi a porta vuota. Mai errori furono più letali. Costa infatti, dopo un lancio delizioso di Fabregas, riapre la gara vincendo la sportellata con Otamendi e bucando poi Bravo. Per i Citizens è l’inizio della fine. Il Chelsea sente infatti l’odore del sangue ma senza sbilanciarsi, da predatore intelligente, aspetta il momento giusto… che puntuale si presenta a 20 minuti dalla fine. Costa – migliore in campo – fa un gran lavoro e apre al contropiede di Willian che lanciato verso la porta prima mette il turbo e poi non sbaglia il diagonale. Bingo. Gli uomini di Guardiola non riescono a trovare la reazione e al 90’, ancora in contropiede, Hazard chiude i conti. La rissa nel finale dopo il fallo criminale di Aguero rovina un po’ l’immagine di una partita di elevatissimo livello. A Conte però importa poco. Il campo, in qualche modo, ha detto 1-3. E questo, per lui – e non solo – è ciò che più conta.

La statistica

Era dal 2007 che il Chelsea non vinceva 8 gare di fila. Antonio Conte.

Il tweet

Il migliore

Diego Costa. Quando gioca a questo livello è uno dei migliori in Europa. Tiene su la squadra, legge gli inserimenti, lavora spalle alla porta ma è anche in grado di uscirne in maniera tecnica, oltre che col fisico. Il gol e il successivo assist sono la prova di tutto ciò. Dominante.

Il peggiore

Sergio Aguero. Oggi si mangia una quantità folle di occasioni e nel finale, con quel fallo criminale su David Luiz, si garantisce come minimo un 4 giornate di squalifica. Ma easy proprio.

Il tabellino

Manchester City (3-2-4-1): Bravo; Stones (79’ Iheanacho), Otamendi, Kolarov; Fernandinho, Gundogan (77’ Yaya Toure); Navas, Silva, De Bruyne, Sane (69’ Clichy); Aguero.
Chelsea (3-4-3): Courtois; Azpilicueta, David Luiz, Cahill; Moses, Kante, Fabregas, Alonso; Pedro (50’ Willian), Costa (85’ Chalobah), Hazard.
Gol: 45’ aut. Cahill; 60’ Costa, 70’ Willian. 90’ Hazard.
Note – Ammoniti: Otamendi; Kante, Navas. Espulsi nel recupero Aguero e Fernandinho.
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