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Calcio, la Premier League vieta le partenze dei giocatori appartenenti a paesi facenti parte della Red List anti-Covid

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 16/12/2023 alle 19:00 GMT+1

PREMIER LEAGUE - A causa delle rigide misure imposte dal Regno Unito sui rientranti dai paesi inseriti nella Red List, i club di Premier League hanno vietato i viaggi internazionali a circa 60 convocati.

Mohamed Salah of Liverpool looks on during the Premier League match between Liverpool and Crystal Palace at Anfield

Credit Foto Getty Images

La Premier League ha diramato un comunicato ufficiale: vietata la partenza dei giocatori convocati presso ritiri di nazionali appartenenti alla Red List (paesi giudicati non sicuri dal governo del Regno Unito per motivi di Covid).
Si tratta di una decisione unanime dei club: una volta valutate le rigide misure di quarantena imposte per i giocatori internazionali, le società hanno imposto un blocco che coinvolgerà quasi 60 giocatori appartenenti a 19 club di Premier. Molte nazionali sudamericane, asiatiche ed africane hanno diramato le proprie liste dei convocati in vista di settimana prossima, quella della prima pausa internazionale. Sarà interessante dunque capire le reazioni e gli schieramenti presi dalle federazioni in questione.
La drastica misura presa dalla Premier League pareva inevitabile già da ieri, quando il Liverpool aveva bloccato Mohamed Salah dalla partenza verso il ritiro della nazionale egiziana: le ragioni di tale chiusura riguardano sempre la quarantena obbligatoria che ogni giocatore dovrebbe sostenere al rientro dal paese facente parte della Red List.

Classifiche e risultati

Il comunicato della Lega

"I club della Premier League hanno deciso oggi, con riluttanza ma all'unanimità, di non rilasciare giocatori per le partite internazionali giocate nei paesi della lista rossa il mese prossimo.
La decisione dei club, fortemente sostenuta dalla Premier League, si applicherà a quasi 60 giocatori di 19 club della Premier League che dovrebbero viaggiare in 26 paesi della lista rossa nella finestra internazionale di settembre.
Ciò segue l'attuale posizione della FIFA di non estendere la sua eccezione di rilascio temporaneo per i giocatori tenuti alla quarantena al loro ritorno dal servizio internazionale.
Si sono svolte ampie discussioni sia con la FA che con il governo per trovare una soluzione, ma a causa dei problemi di salute pubblica in corso relativi ai viaggiatori in arrivo dai paesi della lista rossa, non è stata concessa alcuna esenzione.
Se fosse richiesto di mettere in quarantena al ritorno dai paesi della lista rossa, non solo il benessere e la forma fisica dei giocatori avrebbero un impatto significativo, ma non sarebbero nemmeno disponibili per prepararsi e giocare in due turni di partite della Premier League, una giornata di competizioni UEFA per club e il terzo turno della Coppa EFL.
Questo periodo prende in considerazione 10 giorni di quarantena in hotel al ritorno in Inghilterra, ma non include il tempo aggiuntivo necessario ai giocatori per recuperare la forma fisica."

La Red List del Regno Unito

Le nazioni appartenenti alla lista rossa del Regno Unito, che non potranno ricevere i propri giocatori per i prossimi impegni internazionali, sono: Afghanistan, Angola, Argentina, Bangladesh, Bolivia, Botswana, Brasile, Burundi, Capo Verde, Cile, Colombia, Congo, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, Egitto, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Guiana Francese, Georgia, Guyana, Haiti, Indonesia, Kenya, Lesotho, Malawi, Maldive, Mayotte, Messico, Mongolia, Mozambico, Myanmar, Namibia, Nepal, Oman, Pakistan, Panama, Paraguay, Peru, Filippine, Rwanda, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa, Sri Lanka, Sudan, Suriname, Tanzania, Trinidad and Tobago, Tunisia, Turchia, Uganda, Uruguay, Venezuela, Zambia, Zimbawe.
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