Calcio, Premier League. Arabia Saudita nel calcio europeo? Vicina l'acquisizione del Newcastle

DaDavide Bighiani

Pubblicato 07/10/2021 alle 13:23 GMT+2

CALCIO - Sempre più vicino l'accordo che vedrà il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita prendere possesso dell'80% del club inglese: affare da circa 350 milioni di euro. Amnesty International avvisa: "Cambiamo il test per i proprietari e amministratori per affrontare le questioni relative ai diritti umani"

General view outside the stadium as fans arrive prior to the Premier League match between Newcastle United and Everton FC at St. James Park on December 28, 2019 in Newcastle upon Tyne, United Kingdom.

Credit Foto Getty Images

Anche l'Arabia Saudita entra a far parte del gotha del calcio europeo? Pare proprio di sì visto che sono ore decisive per l'acquisto del Newcastle United da parte di un consorzio guidato dal Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita: come riporta il Times manca davvero poco al momento in cui a Emirati Arabi (Manchester City) e Qatar (Paris Saint-Germain) si possa accodare l'Arabia Saudita.

Il PIF, che si era interessato anche all'Inter è in trattativa da mesi con il Newcastle ma l'affare aveva subito un blocco a causa delle accuse di favoreggiamento alla pirateria digitale rivolte al governo saudita. Ora l'Arabia ha risolto la situazione, rimuovendo l'embargo contro beIN Sports, il cui segnale veniva criptato dalla piattaforma illegale BeoutQ, e la trattativa può concludersi. Si parla di un accordo che si aggira intorno ai 350 milioni di euro per l'80% delle quote del club.

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Le preoccupazioni di Amnesty International

La Premier League deve ancora approvare l'affare PIF-Newcastle: al vaglio, su invito di Amnesty International, ci sono le ripetute violazioni dei diritti umani nel Paese, come riporta il Guardian. Secondo l’amministratore delegato di Amnesty UK, Sacha Deshmukh, l’accordo rappresenta "un chiaro tentativo da parte delle autorità saudite di lavare le loro spaventose violazioni dei diritti umani con il fascino del calcio di alto livello".

Invece di consentire a coloro che sono implicati in gravi violazioni dei diritti umani di entrare nel calcio inglese semplicemente perché hanno le tasche piene, abbiamo esortato la Premier League cambiare il test per i proprietari e amministratori per affrontare le questioni relative ai diritti umani