Haaland: "Se la mia vita dipendesse da un rigore lo farei tirare a Balotelli. Adoro la pizza kebab ma..."

DaStefano Dolci

Pubblicato 15/10/2022 alle 14:48 GMT+2

PREMIER LEAGUE - Il cannoniere norvegese del Manchester City in una divertente intervista a Gary Neville di Sky Sport UK rivela qualche segreto: "Il mio mito d'infanzia era Ibrahimovic, se la mia vita dipendesse da un rigore lo calcerei io o lo commissionerei a Balotelli, che li calcia in modo super. Chi mi porterei in un'isola deserta? I miei genitori e De Bruyne, per gli assist che mi fa".

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Erling Haaland non ha nessuna pietà con le difese avversarie in questo avvio di stagione. 20 gol in gare ufficiali realizzati in appena 13 incontri ufficiali giocati con la maglia del Manchester City, fanno capire il sensazionale impatto che il gigante norvegese ha avuto in Premier League. In un’esilarante intervista ai colleghi di Sky Sport UK, ha provato a raccontare qualcosa di sé concentrandosi su alcune passioni e soprattutto raccontando una cosa a cui fatica a dire di no: “Una cosa che adoro ma, purtroppo,mi concedo di rado è la pizza kebab. Il problema è che non posso mangiarla mai e così quando apro il frigo alla fine opto per qualcosa di più salutare. Ma è il cibo a cui non so resistere”.

Incalzato dall’ex difensore dello United, Gary Neville: Haaland ha anche rivelato a chi affiderebbe il rigore della sua vita, rispondendo in maniera un po’ spiazzante: “Se da un rigore dipendesse la mia vita, vorrei che a tirarlo fossi io, perché mi fido molto delle mie capacità. Altrimenti scelgo Mario Balotelli, perché forse era il migliore che abbia mai visto. Era davvero super dal dischetto. Non trovi?”. Si resta sempre nella scuderia Raiola anche quando si parla del giocatore che ha ispirato la sua carriera: “A parte mio padre, il mio giocatore preferito da bambino era Zlatan Ibrahimovic”.

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E se dovesse scegliere qualcuno da portare su un'isola deserta? Anche in questo caso il cyborg del gol norvegese non ha dubbi: "Porterei De Bruyne, perché penso che mi farebbe dei begli assist anche lì. E poi i miei genitori, perché si prenderebbero cura di me al meglio e mi cucinerebbero del buon cibo norvegese".