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Di Biagio: "Kean e Barella? Merito delle Nazionali giovanili e di Arrigo Sacchi"

Luca Stamerra

Pubblicato 24/03/2019 alle 23:38 GMT+1

Il commissario tecnico della Nazionale Under 21 tesse le lodi dei vari Kean, Barella, Donnarumma e Zaniolo, ma non solo. Tutti ragazzi che in questi anni hanno calcato i palcoscenici internazionali con le rispettive Under, frutto di un progetto studiato e di successo. Anche grazie al metodo impostato da Arrigo Sacchi.

Moise Kean, Barella - Italia-Finlandia - Qualificazioni Europei 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Contro la Finlandia, hanno trovato il loro primo gol in Nazionale Barella e Moise Kean. Una bella notizia per l’Italia calcistica, anche perché sono tutti ragazzi che arrivano dalle Nazionale giovanili, dopo tutta una trafila di lavoro con i ct precedenti e il coordinatore dei settori giovanili. Luigi Di Biagio, attuale ct dell’Under 21, si prende qualche merito per quello che è successo alla Dacia Arena, lodando anche Arrigo Sacchi che ha regalato un metodo di lavoro a tutta la strattura.
Nicolò Barella e Moise Kean sono figli delle Nazionali, di tutti gli allenatori che li hanno avuti, del coordinatore della Nazionali giovanili Maurizio Viscidi e di Arrigo Sacchi che ha impostato un metodo di lavoro. Per noi è una grandissima vittoria. Ci sono anche Zaniolo e Donnarumma, abbiamo finito la partita con quattro potenziali Under. E poi Mancini, ma anche Chiesa e Pellegrini, e allargando il discorso Bernardeschi e Insigne, fanno tutti parte del progetto. Otto anni fa ci hanno chiesto di rifondare le Under, di diventare rifornimento per la Nazionale maggiore. Ecco, quando vediamo questi risultati, capiamo che il progetto non solo è andato avanti, ma che a questo punto è completato. Ciò che è successo a Udine dà molta forza al nostro movimento. [Luigi Di Biagio alla vigilia di Italia-Croazia Under 21]
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Barella - Italia-Finlandia - Qualificazioni Europei 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

C’è un grande rapporto con Mancini, che punta molto sul settore giovanile

Roberto è da supporto continuo, capisce e ha capito quello che abbiamo fatto in questi anni. Ci sono altri ragazzi pronti al salto e il ct lo sa. Sulla carta non dovremmo più vederci da qui a giugno, però si sta lavorando per cercare uno spazio intermedio tra ultima chiamata e questa per stare tutti insieme, magari in un’unica Nazionale. Roberto vuole conoscere altri ragazzi e io ho bisogno di stare con loro, ci stiamo lavorando, ma è ancora una cosa da definire
Con il gol del 2-0 alla Finlandia, Moise Kean diventa il secondo marcatore più giovane della storia della Nazionale azzurra

Poi una battuta sull’Italia Under 21 che affronterà la Croazia in amichevole

Sarà una partita diversa rispetto a quella con l'Austria, loro palleggiano molto di più. L'obiettivo? Sbagliare meno, essere più continui, giocare bene
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