Furia Irlanda del Nord e rimpianti VAR: "Peggio della mano di Henry nel 2009"

La VAR nasce per correggere gli errori chiari ed evidenti. Abbiamo imparato a conoscerla in questi primi mesi di Serie A, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma la sua nascita si spiega proprio con la volontà di eliminare gli scandali, quelle decisioni su cui non esistono margini di discussione e che possono compromettere partite decisive. Ad esempio una qualificazione mondiale e se ne sono accorti in Irlanda del Nord dopo il tiro a distanza ravvicinata di Shaqiri che ha colpito Corry Evans sulla spalla. Volontarierà, direzione, distanza, volume del corpo: parametri annullati in questo caso perché si tratta di un abbaglio, niente che possa giustificare rigore e ammonizione che farà saltare il ritorno allo stesso difensore.

Jonny Evans, il fratello dello sfortunato protagonista, non riesce ad accettare la valutazione dell’arbitro rumeno Hategan:

Già, perché la VAR era nata proprio per evitare altri scandali come quello che costò il Mondiale 2010 all’altra Irlanda, all’epoca allenata dal Trap, contro la Francia (direttore di gara lo svedese Hansson). Non sono mancate ovviamente le reazioni della stampa: "Un rigore sconcertante" si legge sul Belfast Telegraph, scelta "deplorevole" sul Mirror dei colleghi britannici o ancora "vergognosa". Insomma, che sia Irlanda o Irlanda del Nord non c’è pace negli spareggi e il gol del rossonero Rodriguez costringe ora i ragazzi di Michael O'Neill a un’impresa disperata in Svizzera. Nell’epoca della VAR questo fa riflettere e, per una volta, noi che siamo tra i precursori possiamo vantarci senza sputare veleno sul nostro orticello, cosa che di solito ci riesce bene.