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Maldini: "Non oso immaginare un Mondiale senza Italia, sono molto teso..."

Luca Stamerra

Aggiornato 13/11/2017 alle 18:47 GMT+1

Anche l'ex capitano azzurro ha un po' di dubbi sul ritorno di San Siro, ma non vuole sentire parlare di un Mondiale senza l'Italia. L'ex Milan manda poi un messaggio ai giocatori: "San Siro dà, ma può anche togliere a chi non ha la personalità. Avevo compagni che preferivano giocare fuori casa, è una questione di personalità e di feeling".

Paolo Maldini

Credit Foto LaPresse

A qualche ora dall’inizio della sfida tra Italia e Svezia, si fa sentire un grandissimo ex della nostra Nazionale, Paolo Maldini. L’ex capitano degli azzurri è teso per il ritorno dei playoff, ma non vuole neanche immaginare un Mondiale senza Italia…
Sono teso, perché è una partita troppo importante, mi ricorda Italia-Portogallo del 1993. Non oso immaginare un Mondiale senza l'Italia, è una partita di una tensione incredibile. Mi sento dentro questa emozione globale. Sono occasioni in cui non bisogna dire molto, tutti sanno cosa devono fare. Le motivazioni ci sono anche per chi non le ha naturalmente. Anzi, l'essere troppo carichi può essere un problema. San Siro dà, ma può anche togliere a chi non ha la personalità. Avevo compagni che preferivano giocare fuori casa, è una questione di personalità e di feeling. Dopo tanti anni, questa è una di quelle partite che avrei voluto giocare. Un pronostico? L'Italia deve passare e farà di tutto per passare. Il risultato non mi interessa [Paolo Maldini a Sky Sport]
Era difficile fare meglio nel girone, ma un punto di domanda bisognerà porlo, sia per il nostro movimento che per l’attuale dirigenza in Federazione…
Il girone era una sentenza, la Spagna è superiore e lo ha dimostrato negli scontri diretti, c'era la possibilità reale dello spareggio. La partita in Svezia non è stata bella, l'Italia è superiore ma non siam stati capaci di controbattere le loro forze, la tattica rigida e la forza fisica. Mi aspetto un'Italia diversa stasera. A volte, dopo una qualificazione difficile, si gioca un grande Mondiale. Io mi son trovato in una situazione simile nel '97, poi abbiamo fatto lo spareggio con la Russia. Nel caso stasera dovesse andare male, bisognerebbe farsi tante domande. La prima riguarda il futuro di questo movimento, se i dirigenti che ci hanno portato a questo risultato siano le persone giuste per continuare. Ma è inutile parlarne prima
Futuro alla Nazionale? Per ora non c’è nulla, ma nel futuro…
Contatti con la Federazione? Oggi non è la giornata ideale per parlarne. C'era stata solamente una chiacchierata amichevole, poi non se n'è fatto più niente. Poi non ho più sentito più nessuno, non ho dato una risposta negativa o positiva. Un ruolo in futuro? Non lo so, per ora tutti si chiedono perché non sono nel calcio ma è anche una scelta mia, io ho sempre guardato alla vita come una cosa più ampia rispetto al calcio. Ho la possibilità di scegliere il mio futuro, solo se ci saranno le condizioni ideali potrei tornare nel mondo del calcio, ma le scelte obbligate per la destinazione sarebbero solo Milan e Nazionale
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