Ventura a sorpresa: "Non mi sono dimesso, devo prima parlare con Tavecchio"
DaEurosport
Aggiornato 14/11/2017 alle 00:22 GMT+1
Il commissario tecnico dell'Italia non annuncia il suo addio alla Nazionale nella conferenza stampa al termine della gara pareggiata per 0-0 contro la Svezia, che ha sancito la mancata qualificazione degli Azzurri al Mondiale.
Dopo la mancata qualificazione al Mondiale, un’altra sorpresa. Il ct azzurro Gian Piero Ventura non si è dimesso nel post partita di Italia-Svezia 0-0. Ecco le sue parole in conferenza stampa.
Non mi sono dimesso perché devo prima parlare con Tavecchio. Non so, c’è da valutare un’infinità di cose. C’è da parlare con la Federazione e analizzare il problema. I toni saranno sempre i soliti. La mia colpa maggiore? Fino alla partita con la Svezia eravamo dove dovevamo essere. La mia colpa è quella di aver fatto queste due partite e non aver segnato. Chiedo scusa agli italiani per il risultato, non scusa dell'impegno e della volontà.
È evidente che il responsabile sia l’allenatore. È un risultato che dal punto di vista sportivo è pesantissimo. Ero assolutamente convinto e, la partita di oggi lo ha confermato, che c’era una voglia feroce. Ma il calcio è questo e il verdetto va accettato. Sono orgoglioso di aver fatto parte del gruppo azzurro. Di aver lavorato con grandi campioni e con altri che auguro di diventare tali. Sono dispiaciuto perché allenare la Nazionale è qualcosa di unico e straordinario. Ringrazio il pubblico di San Siro che ci ha aiutato fino all’ultimo secondo.
Sapevamo che c’era il rischio del ritiro di Buffon, Barzagli e De Rossi. Era il loro Mondiale e anche di tutti gli altri. E anche il mio.
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