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Qualificazioni Mondiali 2022 - Italia nella storia: 36 match senza sconfitte, superato il record di Brasile e Spagna

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Pubblicato 05/09/2021 alle 22:46 GMT+2

QUALIFICAZIONI MONDIALI 2022 - A seguito del pareggio a reti bianche a Basilea contro la Svizzera, l'Italia si porta a 36 partite senza perdere superando il record di imbattibilità di Brasile e Spagna.

L'Italia in campo a Basilea contro la Svizzera - Qualificazioni Mondiali 2022

Credit Foto Getty Images

Lo 0-0 di Basilea contro la Svizzera nel Girone C di qualificazione ai Mondiali 2022 consente all'Italia del commissario tecnico Roberto Mancini di portarsi a 36 partite senza perdere superando il record messo a punto dal Brasile campione del mondo a Pasadena proprio contro gli Azzurri (verdeoro senza ko tra il 1993 e il 1996) e Spagna di Luis Aragones e poi Vicente Del Bosque tra il 2007 e il 2009. Anche in quel caso, la nazionale iberica vinse gli Europei del 2008 in Svizzera e Austria, sconfiggendo 1-0 la Germania nella finale del 29 giugno di quell'anno allo stadio "Ernst Happel" di Vienna con gol di Fernando Torres. Un abbrivio che portò quindi le Furie Rosse a trionfare nel Mondiale 2010 (contro i Paesi Bassi) e addirittura all'Europeo successivo, 4-0 proprio contro l'Italia di Cesare Prandelli, a Kiev.
Dopo lo 0-0 del St. Jakob Park di domenica 5 settembre 2021 il record è dunque tutto nostro. L'ultima sconfitta dell'Italia è datata 10 settembre 2018: 1-0 a Lisbona contro il Portogallo con gol di André Silva in apertura di ripresa, nella Nations League poi vinta dai lusitani. Erano gli albori della nazionale di Roberto Mancini, alla seconda giornata della competizione, dopo l'1-1 della prima giornata contro la Polonia. Quella col Portogallo, la sconfitta di misura fu solo nel risultato finale, con Gianluigi Donnarumma impegnato a respingere i numerosi affondi lusitani per giunta privi di Cristiano Ronaldo, che addirittura aveva declinato la convocazione del commissario tecnico Fernando Santos poiché, appena approdato alla Juventus, voleva dedicarsi completamente alla causa bianconera (come cambiano le cose, viene da pensare...). Ancora evidentissime, a quei tempi, le scorie della pessima gestione targata Gian Piero Ventura. Da lì, Roberto Mancini - che ereditò una squadra oltretutto bloccata nel trovare il gol su azione) mise la prima pietra nella costruzione della splendida Italia oggi regina d'Europa e imbattuta praticamente da 3 anni, a cominciare dall'amichevole del 10 ottobre 2018 di Marassi contro l'Ucraina, terminata 1-1 con le reti di Federico Bernardeschi e del futuro atalantino Ruslan Malinovskyi.
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Mancini: "Italiani felici e storia riscritta, che gioia"

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