Palacio

Una spenta Argentina evita una pesante sconfitta casalinga contro l'Ecuador trovando una salvifica rete con Rodrigo Palacio (subentrato all'89') nel terzo minuto di recupero in risposta a una spettacolare marcatura di Patricio Urrutia alla metà della ripresa: i biancocelesti mantengono così l'imbattibilità casalinga nelle qualificazioni ai mondiali, proseguendo lungo un trend che dura dal 1993. Questo risultato, combinato con la vittoria del Paraguay sul Brasile, colloca l'Argentina al secondo posto nel raggruppamento sudamericano, con 10 punti conquistati in 5 partite, a 3 lunghezze di distanza proprio dall'ancora imbattuto Paraguay. Per l'Ecuador è un punticino che permette alla rappresentativa di Sixto Vizuete di scavalcare il Perù e innalzarsi all'ottavo posto, a quota 4.

Prima parte di gara scarna di emozioni, con un'Argentina imballata nel gioco a centrocampo: Riquelme gioca una partita al di sotto delle aspettative, e i rifornimenti per Messi e Sergio Aguero stentano ad arrivare. Nei primi minuti della ripresa lo stesso Riquelme non riesce a concretizzare due opportunità su calcio di punizione, e l'Ecuador approfitta della serata d'impasse dei biancocelesti per timbrare il vantaggio al 69' con Patricio Urrutia, fantastico nel trafiggere Abbondanzieri sfruttando un pregevole assist di tacco di Carlos Tenorio.

L'Argentina prova a rispondere con Julio Cruz, ma il colpo di testa dell'interista si spegne di poco a lato: Cevallos si oppone ad Aguero e l'Ecuador entra nei minuti di recupero con la testa già proiettata ai festeggiamenti per la seconda vittoria nel girone. Ma al 93' un lungo rinvio da fondo di Abbondanzieri scavalca due difensori avversari e viene raccolto splendidamente da Palacio che mette alle spalle di Cevallos. Per l'Ecuador ora si fa durissima, mentre l'Argentina sarà chiamata a cambiare faccia per una prova decisamente più consistente per affrontare il Brasile nel prossimo turno.