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DDV scrive a Moratti

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 21/07/2011 alle 22:01 GMT+2

Il patron viola chiede a Moratti di non nascondersi dietro Facchetti e di provare a spiegare quali sono i motivi per cui qualcuno ha dovuto pagare e l'Inter invece no. Diego Della Valle propone al patron nerazzurro di sedersi a un tavolo con lui per i dovuti chiarimenti sulla vicenda

2010 diego della valle

Credit Foto Eurosport

La scudetto del 2006 resterà all'Inter, ma chi era rimasto coinvolto nel giro di punizioni di quegli anni non ci sta. La Juventus ha promesso che andrà avanti con la sua battaglia, mentre la Fiorentina si espone tramite una lettera aperta di Diego Della Valle indirizzata a Massimo Moratti, patron nerazzurro, e pubblicata sul sito internet della società viola.
Ecco il testo integrale del Della Valle-Pensiero: "Come già proposto dalla ACF Fiorentina qualche giorno fa, anch’io personalmente ritengo che sia indispensabile aprire un tavolo pacificatore per chiudere una volta per tutte la vicenda di Calciopoli (vicenda che alla luce di quanto è emerso va riconsiderata e riscritta in altro modo). Non ci si può celare dietro silenzi inspiegabili da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, o nascondersi dietro cavilli giuridici come hanno fatto altri. Bisogna dare delle spiegazioni chiare, sincere e leali a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti per permettere loro di capire cosa è veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto, volendosi riparare dietro persone eccellenti che purtroppo non ci sono più. Solo chi come noi è stato vittima di un processo sportivo frettoloso, rappezzato ed ingiusto può capire quanto sia difficile affrontare in prima persona queste questioni, ma quando si è leader di un gruppo si devono assumere in prima persona tutte le responsabilità, mettendoci la propria faccia e la propria dignità. E’ questo che tutte le persone coinvolte in questa vicenda devono fare per tentare di pacificare gli animi e gli umori dei tifosi. Ma ancora di più va fatto per non togliere ai tifosi, che sono anche dei cittadini, la fiducia nelle istituzioni e nella giustizia vera. E’ ora che ognuno tiri fuori il coraggio e difenda, ancor più se è sicuro del suo operato, i suoi valori ed i suoi colori senza paura e senza nessuna ambiguità.

Con questo spirito costruttivo chiedo a Massimo Moratti di sedersi pubblicamente intorno ad un tavolo insieme a me per cercare di spiegare ai tanti che vogliono sapere cosa sia veramente accaduto allora, perché i destini di due società amiche come le nostre, che condividevano gli stessi principi e gli stessi valori, abbiano avuto trattamenti diversi e destini diversi. E sarebbe per me, e non solo per me, sicuramente importante sapere cosa Moratti pensa di quello che abbiamo dovuto subire ingiustamente. Tutto questo servirebbe a riportare tranquillità ad alcune tifoserie e soprattutto a dare fiducia alla gente dimostrando che i valori veri esistono ancora e che nessuna ambiguità o ipocrisia li può cambiare. Spero che Moratti non perda questa occasione perché non è in discussione la reputazione di una società seria come l’Inter, che nulla c’entra con il comportamento degli individui, ma è in discussione la sua reputazione personale. Si parla spesso di voler rifondare il calcio riportandolo ai valori veri dello sport; questa potrebbe essere per noi due l’occasione per dare un ottimo contributo a questo obiettivo.

Diego Della Valle"
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