Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Inter, scudetto e Champions League: tre storie, nessun lieto fine

Fabio Disingrini

Aggiornato 21/04/2016 alle 16:47 GMT+2

Dal pragmatismo della capolista alla crisi d'inizio anno, passando per la pareggite d'autunno: nerazzurri due volte ridimensionati dallo svolgersi di un campionato incerto per tutte le pretendenti europee. L'Inter però, dei 10 scontri diretti fra Juventus, Napoli, Roma, Fiorentina e Milan, ha vinto solo 3 partite... E Genova le è ancora fatale sulla strada dell'ultima rimonta

Mauro Icardi Inter Chievo 2016

Credit Foto LaPresse

La resa dell’Inter a Marassi è lo specchio di una stagione dalle occasioni mancate, o meglio dalle corse interrotte. La squadra di Mancini infatti, che è comunque la quarta forza del campionato, dovrà “accontentarsi” di un posto in Europa League, a 7 lunghezze dalla Roma con 4 gare alla fine del campionato. E pensare che l’inseguimento ai giallorossi stava concretizzandosi ieri sera, in concomitanza fra l’Olimpico e il Ferraris, con la Roma sotto due volte contro il Torino e l’Inter all’assedio della porta del Grifone. Poi due fendenti, anzi tre, di De Maio a Marassi e di Totti dal suo trono: Inter ridimensionata dallo scudetto alla zona continentale, dalla Champions all’Europa League.
Come si sta bene primi, con 10 punti di vantaggio sulla Juve! É bellissimo. Ti svegli felice, vai a lavoro felice e nessuno ti rompe le scatole. (Alessandro Cattelan, 25 settembre 2015)
picture

Serie A 2015/16, Inter-Milan 0-3

Credit Foto LaPresse

Le certezze dell'Inter e la bellezza della Fiorentina

Il primo momento cruciale della stagione nerazzurra è la sesta giornata di Serie A, quando l’Inter ospita la Fiorentina in quello che - con la Juve ferita dagli addii di Pirlo/Vidal/Tevez e in stallo nella seconda parte di classifica - sembra il vero scontro al vertice di campionato. La bella Fiorentina contro la pratica Inter, che ha vinto di misura le prime 5 partite della stagione e non ha "disturbi europei": i Viola dilagano a San Siro (4-1) e in autunno l’Inter s’ammala di “pareggite”, ma a Jovetic e Felipe Melo s’avvicendano protagonisti Ljajić e Icardi oltre a Brozovic regolarista, e con 7 vittorie in 9 partite chiude il 2015 in testa alla classifica, regalandosi un dolcissimo Natale.
Vincere 1-0 è un risultato che mi piace tantissimo perché fa parlare tante persone. (Roberto Mancini, 9 gennaio 2016)
picture

2015-2016 Coppa Italia Inter Brozovic Ljajic (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Il Napoli, la Juve e il derby: addio scudetto e arrivederci Champions

Secondo momento: il 10 gennaio, l’Inter cade in casa contro il Sassuolo, subendo il sorpasso di un Napoli sulle ali dell’entusiasmo. Il contraccolpo è durissimo, perché fino a marzo la squadra di Mancini vince solo col Chievo e la Sampdoria: addio scudetto e arrivederci Champions, con l’Inter ferma al quinto posto dopo le sanguinose sconfitte esterne contro Milan e Juventus. Così, mentre Jovetic scivola ai margini della squadra, a deludere sono soprattutto gli innesti di mercato, quelli estivi (Perisic e soprattutto Kondogbia) e il grande rinforzo di gennaio che ad oggi, in doppia cifra con la Samp, non ha ancora segnato in maglia nerazzurra.
Perdiamo solo con la Lazio, i giallorossi si fermano con Napoli e Genoa. E all'ultima giornata, il Milan batte la Roma e ci regala il terzo posto. (Paolo Bonolis, 18 aprile 2016)
picture

Milan-Inter, Eder

Credit Foto LaPresse

Una rondine fa primavera, ma Genova è ancora fatale

Eppure c’è margine, perché la Fiorentina “crolla” in termini numerici e la Roma, rigenerata intanto dal cambio d’allenatore, viene frenata all’Olimpico con un ottimo pareggio. Una rondine fa primavera, l’Inter vince 4 partite in un mese e il netto successo sul Napoli è forse la partita migliore della sua stagione: la banda Mancini sale ancora sulla rampa di lancio, fiutando il sangue di una Roma ferita dalla guerra Totti-Spalletti. Il rush finale è baciato dal calendario e si parte da Genova, quartiere Grifone, dove proprio l’anno scorso i nerazzurri lasciarono le ultime speranze europee. L'Inter stringe la morsa ma le polveri sono bagnate, il Genoa colpisce d’incursione e scrive il peggiore dei remake per la Beneamata.
Pensavo che l'Inter vincesse lo scudetto e invece è ancora inferiore alla Juve. Però può ancora arrivare terza. (Giuseppe Bergomi, 21 aprile 2016)
picture

Serie A 2015/16, Genoa-Inter, De Maio affonda i nerazzurri a Marassi

Credit Foto LaPresse

Ai piedi del podio, fra ragione e sentimento

Meno sette dalla Roma salvata per elezione terrena: niente lieto fine al netto dei titoli di coda. Un’incompletezza di rendimento che si rispecchia anche negli scontri diretti con le attuali prime della classe: un pari e una sconfitta contro la Juve, una sconfitta e una vittoria col Napoli, un successo e un pari con la Roma. Tre soli punti invece, nel derby d’andata, fra Milan e Fiorentina. Una stagione da 6 ai piedi del podio e nell’Europa di mezzo: le ambizioni erano e dovranno essere altre.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità