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Inzaghi

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Aggiornato 17/08/2012 alle 18:28 GMT+2

L'ex attaccante del Milan e della Nazionale loda i due giovani bomber, il nuovo che avanza per l'Italia, e si appresta a vivere la sua prima stagione da allenatore

2011/12 Serie A Milan Inzaghi

Credit Foto AFP

Stadio Pineta di Pinzolo, Pippo Inzaghi inizia la sua nuova avventura. Ha smesso di gonfiare le reti avversarie, adesso ha il fischietto di allenatore in bocca e tanti ragazzi a seguire ogni suo movimento e ad ascoltare ogni sua parola. "Superpippo" e' passato dall'altra parte: adesso è un tecnico, il Milan gli ha affidato la panchina della squadra Allievi Nazionali e l'entusiasmo è quello di sempre.
"Preferisco essere chiamato mister e non più Pippo perché tutti ora mi chiamano così. Questa mattina ero molto emozionato, onestamente non mi aspettavo un'accoglienza di questo tipo, c'erano davvero tanti tifosi", spiega l'ex attaccante che ha solo l'imbarazzo della scelta nella scelta del tecnico da prendere come punto di riferimento. "Tra gli allenatori che ho avuto - ammette Inzaghi - sicuramente quelli che mi hanno lasciato qualcosa in più sono stati Cagni e Mutti. Anche Ancelotti mi ha insegnato tanto e questa mattina mi ha anche chiamato alle 8.30 per ricordarmi che c'era l'allenamento (ride, ndr). Giocherò con quattro difensori, che è un dogma del Milan e tre attaccanti quindi sulla carta una squadra molto offensiva. Ho visto due o tre attaccanti molto interessanti nel mio gruppo, ma e' difficile individuare un attaccante con le mie caratteristiche. Il mio sogno da calciatore era quello di vincere la Champions adesso, da allenatore, l'obiettivo e' ancora lo stesso, il meglio".
Inzaghi ha parlato anche a Sky Sport 24, raccontando le sue emozioni del primo giorno da allenatore. "Sono sensazioni strane, nuove, difficili da descrivere, forse pensavo fosse più semplice ma è bello vedere tutto l'affetto che mi circonda. Era più facile fare il calciatore, ma è una nuova sfida e sono contento di farla con il Milan. Ho un ottimo staff, Galliani e Galli mi hanno messo nelle migliori condizioni, il Milan è così, lo fa con i giocatori e con gli allenatori e io inizio con grande umiltà".
Gli mancheranno i gol. "Potevo giocare ancora, ma visto che non potevo farlo con il Milan ho preso questa decisione". E il suo Milan? I tifosi sono preoccupati. "Io sono tranquillo, ci sono stagioni più difficili delle altre, ma finché ci saranno Galliani e Berlusconi il Milan può stare tranquillo, torneranno gli anni delle tre finali di Champions League in 5 anni, magari bisognerà soffrire nei prossimi mesi, ma la squadra tornerà a vincere perché il Milan ha questo nel suo dna".
Inzaghi punta su El Shaarawy. "Mi auguro che faccia una bella stagione, so che ragazzo è e gli auguro di dare il meglio. Ai ragazzi dico che l'importante è avere tanta voglia di giocare e di far bene, la stessa che avevo io e che la gente, dopo 20 anni di carriera, ancora mi riconosce ringraziandomi per quello che ho fatto".
"Balotelli e Destro come me e Vieri? Speriamo, glielo auguro". Pippo Inzaghi è pronto a iniziare la nuova carriera da allenatore alla guida degli Allievi del Milan, ma ha appena smesso di fare gol e di attaccanti se ne intende. Da ex bomber azzurro anche lui punta sulla coppia Destro-Balotelli. "Conosco Balotelli che ha doti incredibili e che spero diventi un giocatore forte su cui puntare in chiave Nazionale - spiega Inzaghi ai microfoni di Sky Sport 24 -. Destro non l'ho ancora visto dal vivo e aspetto per dare un giudizio, ma penso abbia tutto per far bene. Poi è andato alla Roma e si sa che con Zeman gli attaccanti hanno vita più facile. Gli auguro di fare sempre molto bene".
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