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Milan, se vuoi tornare grande perché disfarsi di Carlos Bacca?

Stefano Dolci

Aggiornato 23/03/2016 alle 23:13 GMT+1

I rossoneri quest'estate prendendo Carlos Bacca si sono finalmente portati a casa un goleador capace di garantire un sostanzioso bottino di reti. Nonostante i 16 gol messi a segno e le altissime percentuali realizzative il Milan sembra essere disposto a sacrificare il colombiano che è corteggiato da Arsenal e dal Bayern di Ancelotti. La sua cessione però sarebbe un pessimo segnale per il futuro

Carlos Bacca con la maglia del Milan

Credit Foto LaPresse

Tornare grandi privandosi del migliore giocatore in rosa. Una strategia che può pagare se hai una programmazione alle spalle seria e rigorosa (modello Borussia Dortmund per intenderci) ma che al contrario può essere assai rischiosa se navighi a vista e ogni anno ti ritrovi a dover ricostruire da macerie e non da basi solide. E’ il caso del Milan che per il quarto anno di fila, salvo incredibili colpi di scena, pare orientato a ripartire con un nuovo allenatore e a ripartire senza il suo cannoniere più prolifico e giocatore di maggiore caratura internazionale: Carlos Bacca.

Con 30-35 milioni può andarsene

Nonostante il club rossonero veda sempre più vicina la qualificazione all’Europa League, che metterà fine a un’assenza dalle Coppe Europee che durava da due anni, le casse del club di via Aldo Rossi piangono. Il bilancio chiuso lo scorso 31 dicembre ha fatto registrare un altro pesante passivo, le indiscrezioni parlano di una perdita di 90 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, e al netto delle difficoltà a reperire un socio in grado di immettere denaro Berlusconi e Fininvest si vedranno ancora una volta costretti a coprire questo buco. Da qui la necessità, verrebbe da dire l’obbligo, di cedere il giocatore con più mercato: guarda caso Bacca, che piace all’Arsenal ma soprattutto al Bayern Monaco che vorrebbe farne l’erede di Robert Lewandowski. Il Milan per mettere le mani sul colombiano la passata stagione ha sborsato 30 milioni di euro e di certo non accetterà un offerta inferiore ai 32-35 milioni per il 29enne calciatore che fra campionato e Coppa Italia ha realizzato 16 gol e vanta una mostruosa shot accuracy (la percentuale di tiri che raggiungono lo specchio rispetto ai tiri totali) del 67% che è per distacco la migliore tra gli attaccanti di tutta la Serie A. Bacca pur in una squadra che non garantisce ai propri attaccanti un’enorme quantità di palloni e occasioni ha mostrato a più riprese di essere implacabile davanti al portiere. Per questo Ancelotti lo ha espressamente richiesto alla dirigenza del club bavarese e lo considera ideale come terminale offensivo per una squadra che è ricca di piedi buoni ed è abituata a liberare il centravanti al tiro come il Bayern…

Tanti motivi per essere dubbiosi...

Questi numeri, la capacità variegata di fare gol del colombiano, il fatto che a bilancio si iscriverebbe a bilancio una plusvalenza minima e la difficoltà sul mercato a reperire centravanti di tale bravura e caratura dovrebbero scoraggiare la dirigenza milanista a privarsi del numero 70. Invece non sembra affatto così per la tristezza dei tifosi rossoneri che potrebbero non essere delusi solamente se al posto di Bacca arrivasse un top player come Zlatan Ibrahimovic, il cui ritorno però è destinato a rimanere un sogno stante le offerte colossali che da più parti arrivano. Perché se si vuole davvero tornare in Champions, Bacca dovrebbe essere la certezza da cui ripartire e non la pedina da sacrificare per ricostruire nuovamente da capo una squadra che di big ha solo il nome.
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