Milan, chi parte e chi resta: le prospettive di un futuro da riscrivere
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DaEurosport
Pubblicato 18/03/2016 alle 20:10 GMT+1
Il Diavolo s’interroga sul suo avvenire: tante le incertezze e tra società, allenatore e rosa nessuna componente è esclusa
Sinisa Mihajlovic, Andrea Bertolacci, Alex, Kucka, LaPresse
Credit Foto LaPresse
A nove giornate dalla fine, il Milan naviga in un limbo che non consente voli pindarici. La cruda realtà del campo è legata a un sesto posto da mantenere per garantirsi a priori l’Europa League, in attesa che la finale di Coppa Italia emetta il suo verdetto il 21 maggio, all’Olimpico contro la Juventus. Sollevare un trofeo potrebbe salvare una stagione che altrimenti sarebbe nuovamente fallimentare per il Diavolo, ma al momento c’è un campionato da onorare (a -6 dalla coppia Fiorentina-Inter e a +4 dal Sassuolo) e soprattutto un futuro da programmare.
Milan: trend negativo da record nell’era dei 3 punti
Proprio questa deve essere la principale preoccupazione dei vertici rossoneri che non possono più permettersi stagioni di transizione. D’altronde c’è un dato che non ammette repliche: nell’era dei tre punti, vale a dire dal 1994-95, è la prima volta che il Milan per tre stagioni di fila conquista meno di 50 punti dopo 29 turni di Serie A. Un sintomo di recidività che va curato alla radice: tra fantomatici nuovi investitori per le quote societarie e un allenatore delegittimato cerchiamo di capire quali potrebbero essere i giocatori da cui ripartire.
La rosa del Milan: in palio la riconferma
CHI PARTE | CHI RESTA | IN BILICO |
Alex | Donnarumma | Honda |
Balotelli | Bonaventura | Niang |
Boateng | Montolivo | De Sciglio |
Diego Lopez | Romagnoli | Bertolacci |
Luiz Adriano | Kucka | Calabria |
Mexes | Bacca | Zapata |
Menez | Abate | Abbiati |
Antonelli | Poli | |
José Mauri | ||
Ely |
Lo zoccolo duro dovrà essere un mix di esperienza e talenti con ampi margini di miglioramento: Donnarumma è una scommessa vinta, Romagnoli, Bonaventura e Bacca gli altri uomini – uno per reparto – a cui non si può rinunciare per formare una base solida. Hanno buone chance di restare anche Montolivo e Kucka mentre i terzini di maggiore affidabilità sono Antonelli e Abate.
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Mario Balotelli, Milan, Serie A 2015-16
Credit Foto LaPresse
Chi, invece, vede già la porta d’uscita di Milanello è Balotelli che ha fallito ancora una volta confermando di non avere la mentalità per potersi imporre con continuità ad alti livelli. Oltre a SuperMario a non convincere per ragioni anagrafiche, tecniche o anche per una precaria integrità fisica sono Boateng, Alex, Mexes, Luiz Adriano, Diego Lopez e Menez. Tutti gli altri, a partire da chi meriterebbe la riconferma per quanto evidenziato in questa annata come Niang (che però è un uomo di fiducia di Mihajlovic e ha offerte dall’Inghilterra), dovranno giocarsi le possibilità residue negli ultimi mesi a disposizione. Il tecnico serbo è sempre più lontano da Milano nonostante il buon lavoro svolto e la dirigenza dovrà agire con attenzione: la mancanza di un progetto tecnico e societario a lungo termine non sarà più tollerata.
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