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Le pagelle di Udinese-Inter 1-2
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Pubblicato 28/04/2015 alle 23:34 GMT+2
Diamo i voti ai protagonisti del match del Friuli: il migliore in campo è lo scintillante Allan, ma Podolski segna il gol-partita. Badu e Domizzi dannosi, tra i nerazzurri delude Medel
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L'Inter vince 2-1 a Udine vendicando il ko della gara d'andata, maturato con identico punteggio. L'arbitro Rocchi fa infuriare i padroni di casa, capeggiati da Stramaccioni, per la doppia inferiorità numerica e in particolare per il rigore concesso (giustamente) a Kovacic. Friulani senza vie di mezzo nelle valutazioni: Allan è irresistibile, Badu e Domizzi due calamità. Per l'Inter elogi a Podolski che risolve il match mentre Medel viene surclassato.
=== UDINESE ===
Orestis KARNEZIS 7 – Subisce due gol: il primo è un rigore imparabile, il secondo è una fucilata difficile da disinnescare. Per il resto para tutto il parabile tenendo in vita la sua Udinese.
Silvan WIDMER 6 – Cerca di coprire con alterni risultati, nel primo tempo patisce gli inserimenti di Hernanes, ma se la cava nella ripresa.
DANILO 5,5 – Di testa fa il suo onesto lavoro, poi è protagonista, in negativo, del rigore su Kovacic con il pallone ancora in gioco. Certe entrate, soprattutto in area, andrebbero evitate, a scanso di equivoci.
Maurizio DOMIZZI 4,5 – Il primo giallo è per proteste: sarebbe sempre meglio evitare, soprattutto con Rocchi. Il secondo è un’entrata folle su Hernanes che l’aveva superato in campo aperto. Un giocatore già ammonito non può intervenire in quel modo.
Ivan PIRIS 6,5 – Prezioso in fase di copertura, propositivo in fase di spinta. Sfiora addirittura il pari clamoroso nel finale, gara generosa.
ALLAN 7,5 - Inesauribile, innesca Di Natale con un super assist ed è l’assoluto padrone del centrocampo anche quando la squadra resta in 9. Se doveva conquistarsi l’Inter di fronte alla dirigenza nerazzurra, ci è riuscito alla grande. È pronto per una big, stasera l’ha dimostrato ancora una volta con una prestazione commovente.
Giampiero PINZI 5,5 – Fatica nel lavoro di rottura e si fa ammonire subito. Poi si rialza, per sua fortuna è ben coadiuvato da Allan.
Emmanuel BADU 4 - Essere ammoniti per proteste è da ingenui, ma perseverare con una mano che viaggia vicino al viso dell’arbitro e subire un rosso dopo pochi secondi è intollerabile per un professionista. La trance agonistica non può giustificarlo, la lucidità l’ha abbandonato.
GUILHERME 5 – Assente ingiustificato, fatica a trovare la posizione e viene sostituito anzitempo per esigenze difensive, ma anche per demeriti suoi (dal 44’ Giovanni PASQUALE 5,5 – Ha un paio di occasioni, ma i piedi non sono abbastanza educati per andare a segno; dall’86’ Stipe PERICA s.v.).
Cyril THEREAU 6 - Dopo uno scontro con Vidic, rientra con il turbante: è l’immagine di una gara di lotta e garra, come lo spirito friulano impone.
Antonio DI NATALE 6,5 – Non si vede praticamente mai, ma poi sbuca sull’invito di Allan e fredda Handanovic alla sua maniera. Raggiunge Baggio nell’Olimpo dei grandi. 205 volte Totò (dal 61’ Panagiotis KONE 6,5 – Entra, sposta in alto il baricentro della squadra e guida il moto d’orgoglio facendo ammonire due avversari).
All. Andrea STRAMACCIONI 6,5 – In doppia inferiorità numerica era difficile chiedere di più ai suoi ragazzi. Esce con un sorriso grande come una casa: sono sconfitte che fanno bene, paradossi del calcio.
***
=== INTER ===
Samir HANDANOVIC 6 – A parte un’uscita a vuoto nel finale, fa buona guardia con interventi non proibitivi ma puntuali. Accolto molto bene da quello che era il suo pubblico, ha lasciato un buon ricordo.
Davide SANTON 5,5 – Un passo indietro, il Bambino sembra alle prese con un calo fisiologico dopo una prima parte di ritorno all’Inter più incoraggiante. Troppo timido.
FELIPE Dal Bello 6,5 – Come Handanovic, ha confidenza con quella che era la sua casa. Un mastino, preciso e abile in anticipo. Anche lui viene beffato da Di Natale, ma le responsabilità principali non sono sue.
Nemanja VIDIC 6 - Una prestazione di livello, sporcata dall’errore in marcatura che costa il gol di Di Natale. Nel gioco aereo è un gladiatore, anche con un sopracciglio aperto.
Danilo D’AMBROSIO 6,5 – Spinge e si sovrappone con continuità. È un buon D’Ambrosio, in ripresa rispetto alle ultime uscite.
Mateo KOVACIC 5,5 – All’inizio il duello con Allan sembra stimolarlo, ma pian piano perde la bussola. Irritante, tergiversa al tiro, ma si guadagna comunque il rigore. Va vicino al gol con un guizzo dal limite dell’area, ma contro la Roma aveva dimostrato ben altra caratura. Altalenante.
Gary MEDEL 5 – Il lavoro di recupero palloni in aiuto a Vidic e Felipe non può bastare. Viene schiacciato e surclassato da Allan in un confronto tecnico impietoso. Si fa soffiare il pallone dell’1-1 dal brasiliano. Il ritorno del Pitbull è infelice.
Fredy GUARIN 5,5 – Impegna Karnezis per due volte dalla distanza con conclusioni insidiose. Per il resto è troppo incerto e sembra voler strafare. Non una novità, la sua sostituzione risulta vincente (dal 65’ Lukas PODOLSKI 7 – Dopo l'assist contro la Roma, entra e risolve la sfida con un sinistro da Prinz Poldi. Per poco non si concede il bis: redivivo).
HERNANES 6,5 – Il migliore in campo nel primo tempo, quando è scatenato e immarcabile con accelerazioni in campo aperto. Nella ripresa, gigioneggia troppo e Mancini giustamente s’infuria. Doveva chiuderla anziché specchiarsi (dall’89’ Assane Demoya GNOUKOURI s.v.).
Rodrigo PALACIO 5,5 – Non ha il killer instinct e si perde nei meandri della difesa friulana senza segnare il colpo del ko. Non si deve necessariamente entrare in porta con la palla, il solito movimento non basta.
Mauro ICARDI 6 - Ha segnato in cinque delle ultime sei trasferte di Serie A giocate. Rigore a parte, non riesce a costruirsi altre azioni significative. Può giocare decisamente meglio.
All. Roberto MANCINI 6 – L’Inter gioca meglio in parità numerica. Alla fine è lui il tecnico più rabbuiato, anche se la personalità non s’insegna: i giocatori o ce l’hanno o sono dolori. Il dato positivo è che l’Europa non è un sogno irrealizzabile.
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