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Toni quasi-capocannoniere: "Terrò d’occhio Icardi"

Mattia Fontana

Aggiornato 30/05/2015 alle 22:21 GMT+2

Il centravanti ha chiuso la propria stagione a quota 22 gol, sua migliore stagione in A dal 2005-06: se l’attaccante dell’Inter non farà tripletta sarà re dei bomber in solitaria per la quarta volta in carriera (foto LaPresse)

Luca Toni Verona 2015 LaPresse

Credit Foto LaPresse

Una settimana fa è arrivato il sorpasso. Nello scontro diretto del Bentegodi, all’ultima giornata di Serie A, ha chiuso definitivamente avanti a Carlos Tevez. Merito del suo 22esimo gol in campionato, ma anche dell’aiuto di Rafael, capace di parare il rigore calciato dall’Apache. Per Luca Toni è stata una festa di compleanno stupenda, proprio nella prima partita dal suo 38esimo compleanno festeggiato soltanto martedì.
Adesso, però, non resta che attendere l’esito di Inter-Empoli, guardando con grande attenzione a Mauro Icardi, l’unico che verosimilmente può levare a Toni il titolo di capocannoniere. Il centravanti nerazzurro, però, è fermo come Tevez a quota 20. E, allora, il bomber del Verona sente aria di festeggiamenti.
“Guarderò Inter-Empoli – ha ammesso nel post-partita -, ma sarò rilassato. A meno che Icardi non faccia tre gol, sarò nuovamente capocannoniere a 38 anni. È una bella soddisfazione. Un grazie va alla squadra, comunque vada. È stato un anno fantastico, se riuscissi a vincere la classifica cannonieri sarebbe fantastico anche per la società. Contava salvarsi, non era facile ripetersi dopo l’anno scorso”.
Toni, non solo si è ripetuto, ha fatto ancora meglio. 20 reti in 34 partite nel 2013-14, 22 in 38 nel 2014-15. Se Icardi non dovesse mettere la freccia in extremis, per il campione del mondo 2006 si tratterebbe del quarto titolo di capocannoniere in carriera dopo quello conquistato in Serie B nel 2003-04 (30 gol in 45 partite), quello in A nel 2005-06 (31 in 38) e quello della Bundesliga 2007-08 (24 in 31).
E, adesso, non resta che capire quale sarà il futuro di Toni, non ancora certo di presentarsi ai blocchi di partenza della Serie A 2015-16 e forse destinato a cambiare aria come accaduto agli ultimi tre re del gol (Zlatan Ibrahimovic, Edinson Cavani e Ciro Immobile). “Il futuro? Il Verona ha delle altre priorità – ha ammesso serenamente – e poi penserà a me. Io vorrei rimanere, ho un grande legame con la città. Vedremo chi sarà il direttore sportivo e l’allenatore. Quanti anni mi sento? Direi 26, ma facciamo 30”.
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