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Toni fa 22, il Verona fa 2-2: Juventus rimontata al 93'

Enrico Turcato

Aggiornato 30/05/2015 alle 20:18 GMT+2

I bianconeri vanno avanti due volte: magia di Pereyra e gol di Llorente. Ma prima Toni e poi, in extremis, Juanito Gomez (proprio come nel 2013/14), sanciscono il pareggio finale. L'attaccante dell'Hellas sempre più capocannoniere, Tevez si fa parare un rigore da Rafael, Pepe viene espulso nel recupero. Tanti bianconeri con la testa già a Berlino

Luca Toni esulta dopo un gol segnato con la maglia del Verona (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

A qualcuno sarà sembrato un dejà vù. Dal 9 febbraio 2014 al 30 maggio 2015. Juanito Gomez, per la seconda volta consecutiva, Buffon nel recupero e sigla il 2-2 finale in un Verona-Juventus. Il flash che arriva dal Betengodi lascia l’amaro in bocca alla Juve di Allegri, che chiude il suo meraviglioso campionato con un gol subito nell’ultimo minuto di gioco. A parte il risultato, che interessava poco a entrambe, nonostante l’Hellas abbia giocato con la famosa “bava alla bocca”, è palese che tanti, forse troppi, giocatori bianconeri abbiano giocato con l’atteggiamento sbagliato. Da Pogba a Tevez, in tanti hanno preferito risparmiare energie, probabilmente distratti dall’impegno di Berlino, leggermente più importante rispetto a questo.
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Toni Tevez Verona Juve Lapresse

Credit Foto Eurosport

L’Apache, che ha sbagliato nel finale un rigore, ha perso il duello in cima alla classifica cannonieri con il veterano Toni, che si è portato con il gol del momentaneo pareggio, a quota 22, più due appunto sull’argentino e su Icardi, che gioca domani contro l’Empoli. Allegri, però può comunque sorridere: primo perché nessun bianconero si è infortunato e in tanti sono riusciti anche a riposare (Vidal, Morata e Chiellini 0 minuti, Marchisio un tempo, Evra poco più), secondo perché i due marcatori, Pereyra e Llorente, sono parsi in forma e possono rappresentare più che valide alternative in vista della finale tanto attesa. Avere due così, in ottime condizioni psico-fisiche, magari da tenersi a gara in corso, è un variabile da non sottovalutare.
LA CRONACA
Nella prima mezz’ora la Juventus gioca al risparmio. Deconcentrata (testa a Berlino?), poco lucida e imprecisa, la squadra di Allegri subisce l’aggressività dell’Hellas e soffre il pressing altissimo dei veneti. Toni, in costante sfida con Tevez per il titolo di capocannoniere, ha due volte sul destro la palla del vantaggio, ma non centra il bersaglio. La Juve piano piano si sveglia, cresce e nel finale di primo tempo domina il Verona. Al 34’ Llorente colpisce una traversa al volo clamorosa, con un destro al volo su sponda di Marchisio, poi al 42’ è Pereyra a trovare la magia dello 0-1 bianconero: rientra da sinistra sul destro e con un tiro a giro alla Del Piero infila sotto l’incrocio dei pali, lasciando di stucco Rafael. Nel finale di prima frazione Tevez spreca un ottimo contropiede e all’intervallo i bianconeri chiudono avanti di un gol.
Nella ripresa l’Hellas pareggia subito. Contropiede letale dei veneti, guidato da Hallfredsson (ripartenza e assist) e concluso, col mancino, dal solito Toni, che batte Buffon siglando il suo gol numero 22 in campionato. L’1-1 non scoraggia la Juve, che al 56’ torna avanti. Lancio geniale di Pirlo per Padoin che mette dentro un pallone solo da spingere in rete per Llorente, al 9° gol stagionale, il settimo in A. Nella mezz’ora finale la Juve gestisce le energie e agisce di rimessa. Tevez sfiora il gol con un tiro da fuori, Ogbonna rischia un rigore, agganciando Gomez dentro l’area (Di Bello vede il fallo dell’attaccante). Poi all’88’ Di Bello concede un penalty alla Juventus, per fallo di Marquez su Llorente. Tevez si presenta dal dischetto e viene ipnotizzato da Rafael, che gli respinge il rigore ed esulta alla Toni. Nel recupero succede di tutto: al 92’ Pepe viene espulso per un fallaccio su Valoti e sulla punizione seguente un lancio in mezzo all’area viene snobbato dalla retroguardia juventina: Juanito Gomez stacca da solo in mezzo a tre e beffa il non perfetto Buffon. 2-2, incredibile, con lo stesso protagonista del 2-2 del 2013/14: euforia veronese, Juventus allibita.
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Verona Juventus Lapresse

Credit Foto Eurosport

LA STATISTICA CHIAVE
Terzo gol stagionale di Pereyra all’Hellas: all’andata e al ritorno in campionato, e anche in Coppa Italia.
IL MIGLIORE
Roberto PEREYRA (Migliore insieme a Toni)– Brillante, tonico, vivo. Il gol è una magia in pieno stile Del Piero. 51esima presenza stagionale, il terzo dopo Bonucci e Marchisio. Insomma, quasi titolare, questo trequartista atipico, che potrà essere molto utile, anche a gara in corsa, nella finale di Champions.
IL PEGGIORE
Carlos TEVEZ - Male l’Apache oggi. Stizzito per non esser riuscito a superare Toni, prova troppo spesso la giocata solitaria. Poco incisivo e non troppo in partita. Il rigore paratogli da Rafael gli nega la possibilità finale di sperare nella rimonta in cima alla classifica cannonieri.
IL TWEET
IL TABELLINO DI Verona-Juventus 2-2
VERONA (4-3-3): Rafael; Sala, Marquez, Moras, Agostini; Greco (Dal 59’ Obbadi), Tachtsidis (Dall’85’ Saviola), Hallfredsson; Jankovic (Dal 74’ Valoti), Toni, Gomez. All.: Mandorlini
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon, Padoin, Bonucci, Ogbonna, Evra (Dal 59’ Lichtsteiner), Marchisio (Dal 46’ Sturaro), Pirlo, Pogba, Pereyra (Dal 78’ Pepe), Tevez, Llorente. All. Allegri
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Gol: 42’ Pereyra (J), 48’ Toni (V), 56’ Llorente (J), 93’ Gomez (V)
Ammoniti: Tevez, Tachtsidis, Gomez, Marquez
Note: All'88' Rafael respinge rigore a Tevez. Espulso Pepe (J) al 92’ per condotta violenta
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