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Il futuro dell’Inter tra i mal di pancia di Handanovic e Jovetic, e un Mancini misterioso

Alessandro Brunetti

Aggiornato 08/05/2016 alle 12:07 GMT+2

I nerazzurri soffrono ma battono l'Empoli, blindando il 4° posto: nel post partita però il portiere e l'attaccante rilasciano dichiarazioni non proprio rassicuranti per i tifosi col primo che vorrebbe giocare la Champions e il secondo che invece vorrebbe giocare sempre. Il tecnico jesino, infine, dovrebbe rimanere salvo clamorosi colpi di scena: "Io e Ausilio restiamo? Credo di sì"

Roberto Mancini Inter 2015/16

Credit Foto LaPresse

L'Inter non fa nemmeno in tempo a godersi il quarto posto che già si comincia a pensare alla prossima stagione. Un'annata densa già di nubi e dubbi, che solo l'estate potrà spazzare via. Calciomercato e non solo, perché anche le questioni societarie (con un Thohir sempre a caccia di nuovi soci) potranno incidere proprio su come rafforzare la squadra e sulla volontà di Mancini di onorare il proprio contratto che scade nel giugno del 2017.

I malumori di Handanovic e Jovetic

Nel post partita con l'Empoli, inoltre, sono esplose subito due grane per società e tecnico. Handanovic si è lamentato senza timori di dover giocare un'altra annata senza Champions, mentre Jovetic ha chiaramente fatto intendere di voler giocare di più per restare rincarando la dose quando ha parlato di quei mesi trascorsi in panchina. Chiari messaggi al club, da parte del portierone sloveno che ha sicuramente mercato e che potrebbe essere rimpiazzato da quel Sirigu in uscita dal PSG, stoccate in direzione di Mancini invece da parte del montenegrino che verrà riscattato obbligatoriamente dal City, ma che potrebbe salire sull'altare dei sacrificabili in caso di offerte irrinunciabili (dai 15 milioni di euro in su): un po' come successo l'anno scorso con Shaqiri.

Mancini litiga con Juan Jesus, poi fa il misterioso

Fine partita concitato per il tecnico jesino che prima ha un battibecco con Juan Jesus ("Ha avuto solo il coraggio di rispondermi", risata) e poi in pratica libera Handanovic e tutti coloro non credono più nel progetto ("Se qualcuno vuole andar via per giocare la Champions subito lo accontenteremo"). Infine una battutina sul suo futuro (e quello del ds Ausilio) che spalanca gli ennesimi scenari forse ancora tutti da decidere e decifrare ("Io e Piero restiamo? Nel calcio tutto può succedere, ma penso di sì..."). E' vero, il calcio ci ha abituato a qualsiasi genere di cose, ma Mancini a metà maggio avrà già chiaro cosa fare l'anno prossimo. Gli unici due dubbi sono legati a una possibile chiamata da parte di Tavecchio per la panchina Azzurra (ma in quel caso le scelte sarebbero già state fatte, quindi tanto varrebbe uscire subito allo scoperto, ndr) o da un'Inter incapace di accontentarlo dal punto di vista dei rinforzi causa fair play finanziario. In questo caso, il mister marchigiano potrebbe decidere di lasciare e stare fermo un anno. Ma dovrà decidere in fretta, magari già nella prossima settimana quando Thohir gli spiegherà i progetti futuri e gli chiederà se è dentro o fuori.

Da dove e da chi ripartire adesso?

La sensazione è che alla fine Mancini resterà, verrà accontentato come l'anno scorso e starà a lui migliorare una squadra che ha ormai trovato un'identità, uno scheletro di gioco e diversi punti fermi, e che dovrà solo essere ritoccata con 3-4 innesti di qualità ed esperienza. Impensabile di stravolgerla ancora con un calciomercato da 10 innesti nuovi, anche perché non è tutto da buttare. Il quarto posto è realisticamente il giusto traguardo per questa squadra, assemblata da meno di un anno e con in pratica una rosa totalmente nuova. Juventus e Roma erano superiori, il Napoli con un Higuain da un gol a partita anche. Buttar via tutto sarebbe un delitto, ripartire inserendo un regista (Banega), uno o due terzini e un nuovo esterno d'attacco da affiancare a Perisic e Icardi le mosse giuste per provare nuovamente l'assalto a quella Champions League che l'anno prossimo però non potrà proprio essere mancato.
VIDEO: La conferenza stampa post Empoli di Mancini
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