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Il Genoa di Juric smaschera la Juventus: a Marassi è 3-1, bianconeri annichiliti

Simone Eterno

Aggiornato 27/11/2016 alle 17:59 GMT+1

Una doppietta di Simeone e il gol di Rigoni (con la complicità di Alex Sandro) stendono una Juventus spenta e senza idee. Biaconeri ko praticamente in mezz'ora, con la reazione - e il gol su punizione di Pjanic - arrivati solo nel finale. Genoa che resta così imbattuto in casa. Una battuta d'arresto invece che deve far riflette Allegri...

Giovanni Simeone Genoa Juventus 2016

Credit Foto LaPresse

Da queste pagine eravamo stati facili profeti già in settimana, dopo ‘l’ingannevole’ successo di Siviglia: si possono pescare dei jolly, ma alla distanza il rischio di affidarsi sempre e solo a quelli, non paga. A smascherare tutti i problemi della Juventus è infatti il bel Genoa di Juric, che con una partita gagliarda, di dedizione, di sacrificio, mette nettamente ko la capolista della Serie A, portandone alla luce tutti gli evidenti limiti che ancora qualcuno si ostina a negare. La Juve è in questa fase una creatura con poche idee e più che altro schiava delle giocate dei singoli; e che dalla prestazione corale e collettiva di un Genoa oggi più voglioso e più preparato, è stata nettamente annichilita. Un successo che permette al Grifone si rimanere imbattuto quest’anno davanti al pubblico amico di Marassi, e che porta al pettine di Allegri tutti i nodi fin qui nascosti. Volerli ammettere e iniziare a sciogliere sarebbe il primo vero passo…
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Mario Mandzukic Genoa Juventus 2016

Credit Foto LaPresse

La cronaca

Allegri si presenta con l’ennesimo stravolgimento stagionale che tra infortuni, condizione fisica rivedibile di tanti interpreti e necessità varie mette in campo una Juve di fatto sperimentale. Il 3-5-2 vede Dani Alves nella difesa a 3, Lichtsteiner più alto, Cuadrado a fare la seconda punta a fianco di Mandzukic. Un esperimento che fallisce miseramente nel giro di un nulla, perché i jolly pescati a Siviglia questa volta non escono dal giro di carte. Anzi, tutte quelle buone finiscono nella mani di un Genoa che Juric ha preparato con sapienza. E così, nel giro di mezz’ora, si consuma il crollo delle (pochissime) certezze bianconere. Simeone è una falco in area nelle due palle che gli capitano – la prima nata da un sanguinoso errore di Bonucci, la seconda da una gran giocata di Lazovic – e Rigoni trova poi una bella girata sotto-porta che con la complicità di Alex Sandro e dello stesso Simeone finisce dentro. Un 3-0 frutto della superiorità del Genoa sotto tutti gli aspetti… e di una giornata comunque da dimenticare per la Juve, che perde Bonucci per infortunio muscolare – l’ennesimo… – ed è negata di un rigore piuttosto netto su Mandzukic.
Dagli spogliatoi esce una squadra risvegliata nello spirito, ma la rimonta è a quel punto impossibile. Vuoi perché dai primi 15 minuti di pressione il Genoa riesce a resistere, e vuoi perché per il gol tocca aspettare – tanto per cambiare – l’invenzione di un singolo: è infatti Pjanic – al minuto 82 – a bucare Perin con una punizione gioiello. Ma è troppo tardi. Il Genoa, con i crampi per aver speso davvero tutto, soprattutto nel primo tempo, regge fino alla fine. E lo fa con merito.

La statistica

La Juventus non subiva più di 3 gol in Serie A dall’ottobre del 2013. Era la sfida con la Fiorentina. Da quella partita Conte rivoltò la squadra come un calzino. Ci riuscirà anche Allegri?

Il tweet

Il migliore

Simeone. Come vedete è difficile scegliere un solo interprete tra la grande prestazione collettiva del Genoa. Si premia però Simeone perché la sua doppietta a freddo da vero rapinatore d’area è di fatto ciò che permette al Genoa di costruire l’impresa.

Il peggiore

Bonucci. E’ il simbolo della Juve, nel bene e nel male. A Siviglia aveva levato le castagne dal fuoco, oggi a Genova è l’immagine perfetta di una Juve con evidenti problemi dal punto di vista fisico – l’ennesimo infortunio muscolare della squadra – e senza testa: il tacco che mette in porta Rigoni per il primo gol di Simeone l’esempio di una superficialità complessiva nella valutazione del momento.

Il tabellino

Genoa (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso (c), Munoz; Lazovic (68’ Edenilson), Cofiè, Rincon, Laxalt; Rigoni (87’ Gakpe), Simeone, Ocampos (89’ Biraschi).
Juventus (3-5-2): Buffon; Lichtsteiner (53’ Higuain), Bonucci (34’ Rugani), Benatia; Dani Alves, Khedira (71’ Sturaro), Hernanes, Pjanic, Alex Sandro; Cuadrado, Mandzukic.
Gol: 3’, 13’ Simeone, 29’ autogol Alex Sandro; 82’ Pjanic.
Note – Ammoniti: Rincon, Cofiè, Biraschi; Cuadrado, Sturaro.
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