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Il Napoli si aggrappa a Milik: contro la Roma servono variazioni sul tema

Paolo Pegoraro

Aggiornato 03/03/2017 alle 23:49 GMT+1

Contro la Roma potrebbe esserci spazio dal primo minuto per un Arek Milik ormai vicino alla condizione fisica ottimale. Servono variazioni sul tema per rendere meno imprevebile il canovaccio di Maurizio Sarri. Sfida da dentro o fuori per il Napoli: è contemplata solo la vittoria.

Roma-Napoli - Milik - Serie A 2017

Credit Foto LaPresse

Aggrapparsi alle possenti spalle di Arek Milik per rimanere aggrappati al secondo posto valevole per la qualificazione diretta ai gironi della Champions League 2017/2018. Questo l’imperativo categorico in casa Napoli alla vigilia dello “spareggio” contro la lanciatissima Roma di Luciano Spalletti: Maurizio Sarri deve giocoforza preparare qualche variazione sul tema per spezzare la monotonia della recente versione partenopea e il grimaldello giusto potrebbe proprio essere un Arek Milik ormai prossimo al completo recupero dall’infortunio.
Le statistiche di Milik nella prima parte di stagione

Porte scorrevoli in attacco

Già, proprio una situazione da sliding doors: esattamente un girone fa Manolo Gabbiadini tradiva le attese contro la Roma nel primo impegno del Napoli senza l’infortunato Milik; ora l’attaccante bergamasco viaggia a un golo ogni 50 minuti con la nuova maglia del Southampton, mentre l’attaccante polacco cerca disperatamente di raggiungere la condizione ottimale dopo il lunghissimo stop forzato. Nel frattempo il Napoli si è accartocciato su se stesso perdendo distanze di gioco, tre partite delle ultime quattro giocate, coesione tra allenatore e presidente oltre a una discreta dose di autocontrollo. Ritrovare il miglior Milik – o quanto meno un Milik al 70/80 % - equivarrebbe alla più provvidenziale delle valeriane, anche perché il “tridente dei piccoli” ha perso in imprevedibilità partita dopo partita: serve (nuovamente) un terminale offensivo per potenziare i cavalli dell’auto.
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Arkadiusz Milik, Napoli

Credit Foto AFP

Rientro graduale, forma crescente

Il condizionale è d’obbligo in questi casi, ma l’ex Ajax pare ormai essere pronto per scendere in campo dal primo minuto nel Derby del Sole e prendere per mano i compagni. Del resto l’ultima partita di Coppa Italia contro la Juventus lo ha dimostrato: Milik ha disputato un buon primo tempo (deliziando con apertura volate ad avviare l’azione del primo gol) finendo in riserva dopo l’ora di gioco e lasciando il posto a Dries Mertens sul risultato di 1-1. Il rientro in campo del polacco è stato graduale e per nulla forzato: le panchine contro Bologna e Genoa per riassaporare l’aria del calcio giocato, i sette minuti nell’arena del Bernabeu per la “preghiera” finale di Sarri, i 19 minuti nella vittoriosa sfida con il Chievo, la mezz’ora nella nefasta partita contro l’Atalanta dei miracoli quindi il primo gettone da titolare contro la Juventus. Ora lo attende l’esame Roma e Sarri sembra intenzionato a regalargli nuovamente la maglia da titolare, perché per avere la meglio sulla seconda forza del campionato un Milik a pieno regime farebbe comodo eccome.
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