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Diritti tv, ecco la svolta: 50% dei ricavi diviso in parti uguali, chi ci perde e chi ci guadagna

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 02/03/2018 alle 19:04 GMT+1

Il nuovo decreto del ministro dello sport Luca Lotti mira a una maggiore competitività nel campionato di Serie A sul modello della Premier League: a rimetterci sono le big, in particolare la Juventus.

Telecamera tv calcio San Siro

Credit Foto LaPresse

"Come avevo promesso ho firmato il decreto sui nuovi criteri di ripartizione dei diritti audiovisivi del Campionato di Serie A, dando così attuazione a un’altra norma contenuta nel pacchetto sport inserito in legge di bilancio. A partire dal prossimo campionato la quota da dividere in parti uguali (la base fissa, ndr) viene innalzata dal 40% al 50% e la parte restante verrà assegnata sulla base di criteri certi e misurabili".
Il restante 50% della torta verrà così suddiviso: il 30% saranno introiti in base ai risultati sportivi (15% per i risultati dell'ultimo campionato divisi tra la posizione, il 12%, e i punti fatti, il 3%; il 10% per i risultati degli ultimi 5 campionati; il 5% per i risultati storici dal 1946/47 ad oggi), mentre il 20% verrà spartito in base al bacino d'utenza (il 12% per i biglietti da stadio pagati nelle ultime tre stagioni, l'8% per l'audience tv).
Diritti TV 2018-2021 calcio
Così il ministro dello sport Luca Lotti su Facebook annunciando un provvedimento di notevole portata per il nostro campionato:
Una riforma che rappresenta una svolta epocale per il calcio del nostro Paese, non soltanto perché dando importanza ai punti raccolti in campionato non esisteranno più partite inutili di fine stagione, ma anche perché si consentirà di ridimensionare lo storico gap che si è creato tra le prime della classe e le cosiddette piccole, avvicinando la Serie A alla Premier League e alla Bundesliga
Si stima, infatti, che grazie a questa modifica, il cosiddetto first to last, cioè il rapporto tra quanto prende la prima e quanto prende l’ultima, si ridurrà dall’attuale 4:1 a un più equo 3:1. Questa la spiegazione tecnica, magari un po’ complicata
SOCIETA'CONTRIBUTI ATTUALICONTRIBUTI FUTURIDIFFERENZA
Juventus107,391,0-16,3
Milan80,679,6-1,0
Inter78,287,4+9,2
Roma68,480,3+11,9
Napoli68,083,9+15,9
Lazio55,571,6+16,1
Fiorentina47,666,8+19,2
Torino43,861,5+17,7
Sampdoria39,565,5+26,0
Genoa36,556,4+19,9
Udinese35,356,9+21,6
Bologna34,855,7+20,9
Atalanta34,162,4+28,3
Chievo32,347,4+15,1
Cagliari30,248,4+18,2
Verona29,443,6+14,2
SPAL26,938,1+11,2
Benevento25,936,5+10,6
Crotone25,441,5+16,1
Sassuolo24,745,4+20,7
N.B. Dati in milioni di euro annuali. Fonte Calcio e Finanza
Per dirla più semplicemente, avremo un campionato più equilibrato e quindi più bello. Noi abbiamo fatto la nostra parte, con questo provvedimento e con le norme per favorire la costruzione di nuovi stadi: ora mi auguro che le governance di Lega e Federazione lavorino per una nuova ripartenza del nostro calcio e del nostro campionato
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