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Ecco Milik, l’arma in più del Napoli per il gran finale

Marco Castro

Aggiornato 20/04/2018 alle 08:27 GMT+2

L’attaccante polacco è stato determinante contro Chievo e Udinese, sfide in cui la squadra di Sarri ha mantenuto vivo il sogno scudetto. Il suo recupero potrebbe essere decisivo per garantire alternative tecniche e di gioco nell’attacco azzurro nelle ultime cinque partite.

Arkadiusz Milik of Napoli celebrates after scoring goal 3-1 during the Serie A match between SSC Napoli and Bologna FC at Stadio San Paolo on September 17, 2016 in Naples, Italy.

Credit Foto Getty Images

L’hanno aspettato tanto e ora lui non sta tradendo le attese. Arkadiusz Milik ha superato il secondo infortunio grave al ginocchio in due anni e il Napoli ha (ri)scoperto quanto il polacco possa essere decisivo, proprio nel momento di massimo bisogno.
Il centravanti nato a Tychy ha vissuto un’annata sinistramente simile alla prima. Dopo un ottimo avvio con gol all’esordio, il ginocchio ha fatto di nuovo crac e il polacco è stato costretto a restare lontano dai campi per più di 4 mesi. Un periodo lungo, in cui il Napoli ha sì subito il sorpasso della Juventus, ma ha anche avuto la forza di non mollare, risalendo a -4 alla vigilia dello scontro diretto. E se la banda di Sarri è ancora lì, una discreta parte di merito ce l’ha proprio Milik. Gol e sponda decisiva due giornate fa nella rimonta thriller sul Chievo in zona Cesarini, rete del 3-2 per la vittoria di importanza capitale ieri contro l’Udinese, alla prima da titolare dal 19 agosto.
L’importanza di Milik per questo Napoli sta in due fattori. Il primo è che Sarri può finalmente contare su una valida alternativa nel tridente d’attacco. Se Callejon e soprattutto Mertens sono decisamente lontani dalla loro versione più scintillante, anche Lorenzo Insigne, pur essendo il migliore contro l’Udinese, non sta giocando il suo calcio più bello. Conseguenze di una stagione giocata a mille, con un dispendio di energie fisiche e mentali importante e la mancanza di alternative che proprio l’assenza di Milik aveva portato. Ora Arek c'è e rappresenta qualcosa di più di un semplice ricambio nel reparto offensivo napoletano.
Resto dell’idea che i 15 mesi senza Milik ci sono costati molto. Per noi è un’arma importante [Maurizio Sarri]
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Milik

Credit Foto Getty Images

E poi c'è lo stile di gioco. Con il polacco al centro dell'attacco Sarri può schierare un 9 tradizionale, alto e forte fisicamente. Milik può giocare di sponda e rendere le palle inattive un'arma pericolosa in più, vista la sua abilità nel colpo di testa. Ma l'ex Ajax non è solo questo. È sostanza e generosità, ha cattiveria e soprattutto tanta voglia di giocare dopo due stagioni spezzate a metà.
Milk ci dà delle variabili che non avevamo, ha la tecnica per poter giocare bene con i nostri giocatori offensivi [Maurizio Sarri]
La standing ovation che gli ha riservato il San Paolo fa capire quanto sia apprezzato, affetto che lui ricambia. Domenica c'è la Juve e Sarri si prepara ad affrontare il match che vale una stagione con un dubbio amletico: Mertens o Milik al centro dell'attacco? Il belga parte favorito, ma c'è da scommettere che il ballottaggio rimarrà tale fino a domenica. Con un Milik così...
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