Le pagelle di Juventus-Lazio 1-2
Il migliore in campo è Immobile, ma alla fine va premiata tutta la Lazio. Il peggiore in campo è inevitabilmente Dybala: troppo pesante il secondo errore consecutivo dal dischetto.
Dybala - Juventus-Lazio - 2017
Credit Foto Getty Images
===JUVENTUS===
Gianluigi BUFFON 5,5 – Poco preciso. Persino lui. Specie in alcune uscire, dove rimane impiantato in area piccola
Stephan LICHSTEINER 5,5 – Discreto apporto nel primo tempo, ma vien giù come tutta la difesa della Juve alle prime difficoltà. (Dal 72’ Stefano STURARO 5 – Cambio di per se discutibile e impatto non certamente nei migliori. Una goffo corpo a corpo perso con Milinkovic mette in porta Caicedo (che avrebbe potuto chiudere la partita ben prima del caos finale...).
Andrea BARZAGLI 5 – Lento e senza copertura viene fuori per ciò che ormai è: un giocatore a cui non si può più chiedere di tenere gli uno contro uno. E’ cristallino a tutti. Tranne che a Massimiliano Allegri.
Giorgio CHIELLINI 5 – Prova a tenere su la baracca, ma non è semplice perché Barzagli al suo fianco fa poco per aiutarlo e soprattutto quando si ritrova il pallone tra i piedi Chiellini non sa cosa farsene. Un’infinità di tocchi sbagliati, innumerevoli corse sconclusionate finite nel nulla. La proprietà è direttamente proporzionale: a Barzagli e Chillini manca Bonucci quanto a Bonucci mancano Barzagli e Chiellini.
Kwadwo ASAMOAH 6 – Il meno peggio della linea difensiva. Il gol del vantaggio nasce da un suo spunto e soprattutto quando ci prova, la Juve, lo fa quasi esclusivamente da sinistra.
Rodrigo BENTANCUR 5 – Ribadiamo quanto già scritto nel recente passato: il margine è ampio, ma per ora fatica ancora tanto. Nel primo tempo con Lucas a uomo non combina nulla. Nella ripresa, con la Juve sotto e gli spazi chiusi, non trova mai un lampo.
Sami KHEDIRA 6 – Un buon impatto quello col ritorno in campo. E’ nel gol che sblocca la gara, è nella bordata dalla distanza che avvicina i bianconeri al 2-0. Poi cala, come prevedibile. Ma il primo tempo ne salva il giudizio. Dal 65’ Paulo DYBALA 4 – I rigori li può sbagliare solo chi li tira. Vero. Verissimo. Ma in un campionato così tirato i tre punti lasciati tra Bergamo e stasera a fine anno rischiano di essere molto, molto pesanti. E al di là di quello, l’argentino, deve ritrovare certezze e serenità.
Blaise MATUIDI 5,5 – Tampona tutto il tamponabile, ma poco più. Matuidi sarebbe ingranaggio perfetto di una macchina che gira. Non gli si può chiedere di essere motore, freno, scocca, ruote eccetera eccetera. Chiaro no?
Douglas COSTA 6 – Si salva solo per il gol e per qualche lampo. Il resto sono tagli in orizzontale che ancora la Juventus – e non solo – deve capire. Dal 54’ Federico BERNARDESCHI 6,5 – Probabilmente il migliore della Juve. Entra col piglio giusto, prova sempre a creare qualcosa e si conquista anche il rigore.
Gonzalo HIGUAIN 4,5 – Il gol in coppa avrebbe dovuto rivitalizzarlo, così come il lavoro a Vinovo esaltato da Allegri alla vigilia. Ma la verità è che Higuain è ancora il fantasma di se stesso. Controlli goffi nel momento chiave, gol sbagliati solo davanti al portiere. La verità è molto semplice: altro che chili di troppo, qui ci vuole Freud.
Mario MANDZUKIC 5,5 – Un discreto primo tempo unito a una ripresa dove non ne vede mezza. Se anche la certezza Mandzukic va giù, per la Juve sono guai sul serio.
All. Massimiliano ALLEGRI 4,5 – Sul finale di primo tempo, con la Juve lanciata e avanti 1-0, il toscano grida alla squadra “gestione”. Ecco, probabilmente, è questo il limite della Juventus ed è questo il sonnifero servito negli spogliatoi: voler sempre abbassare il ritmo, giocare 20 minuti e poi pensare di poter controllare sempre la gara. Questa Juventus non è in grado di farlo perché mancano certezze difensive e un impianto concreto e chiaro di gioco. Inzaghi se n’è accorto. E per la seconda volta ha punito.
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Immobile - Juventus-Lazio - 2017
Credit Foto Eurosport
===LAZIO===
Thomas STRAKOSHA 7,5 – Chissà se quel rinvio ritardato su Higuain non fosse finito sulla traversa... Ma la storia non è fatta di ‘se’ e ‘ma’, e a restare di questa partita resta il rigore parato al minuto 96 che riconsegna alla Lazio una vittoria attesa 13 anni.
BASTOS 6,5 – Buona prestazione a destra dove Asamoah attacca spesso ma a eccezione di qualche discesa del primo tempo non riesce mai concretamente a sfondare.
Stefan de VRIJ 6,5 – Guida il reparto con attenzione contenendo quasi sempre un Higuain impalpabile.
Stefan RADU 6,5 – Insieme al compagno di reparto è perfetto nel gestire una difesa che non va praticamente mai in panico (se non per la follia di Patric all’ultimo minuto).
Adam MARUSIC 6,5 – Poca spinta, ma ottimo aiuto dietro quando c’è da ripiegare.
Marco PAROLO 6,5 – Smista bene le uscite di palla della Lazio e si mette a protezione quando c’è da difendere il prezioso risultato.
Lucas LEIVA 7,5 – Uomo in più della mediana laziale in fase difensiva. Leiva legge benissimo le linee di passaggio dei bianconeri ed è uno schermo efficace alla Juve che tra le linee, alla fine, non riesce mai a duettare come vorrebbe.
Sergej MILINKOVIC-SAVIC 7 – E’ nell’assist che lancia Immobile verso il rigore del 2-1... Ma non solo. E’ nei ripiegamenti difensivi; è negli inserimenti; è in tutti i corpo a corpo in mediana.
Senad LULIC 6,5 – Stesso discorso di Marusic: poca spinta ma tanto aiuto alla squadra. Dall’84’ PATRIC 4 – Intervento di rara stupidità, a dui piedi, in ritardo, in area, al minuto 94. Per sua fortuna Strakosha lo salva. Ma non dal 4 in pagella.
Luis ALBERTO 7 – Assist delizioso per il primo gol di Immobile e la certezza che ormai si consapevole della propria forza in questa stagione. Anche dopo un primo tempo bruttino, infatti, è bastata una scintilla ad accenderlo. (Dal 72’ NANI 6 – Entra in campo quando la Lazio deve solo gestire. Fa il suo.)
Ciro IMMOBILE 8 – In tutto ciò non si può non premiare l’autore della storica doppietta. Siamo al 15esimo gol quest’anno in 11 partite in tutte le competizioni. Nella Lazio, molto semplicemente, è il valore aggiunto. (Dal 76’ Felipe CAICEDO 5 – Due minuti prima del rigore sbaglia, tutto solo, davanti a Buffon. Esattamente come Patric: salvo nella storia, non nella pagella.)
All. Simone INZAGHI 8 – Incartare la Juventus, parte II. Inzaghi va sotto per un tempo ma non crolla. Legge bene le carte a propria disposizione e nell’intervallo tocca le corde giuste. Più rapidità centralmente e via andare. La Juventus si taglia in due come un panetto di burro e il resto del tempo è la solita, eccezionale, compattezza difensiva biancoceleste. Lucido, preparato e con la mentalità da leader. Bravo per davvero.
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