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Le pagelle di Juventus-Roma 1-0: Szczesny decisivo, Schick sciagurato

Simone Eterno

Aggiornato 23/12/2017 alle 23:47 GMT+1

Il migliore in campo è il portiere della Juventus con una parata al 94° che vale i 3 punti. Nella Juve però benissimo tutta la linea di centrocampo, con Pjanic fulcro e faro della manovra. Roma sostanzialmente promossa, anche se Perotti soffre troppo ed è fuori dal gioco. Il peggiore in campo è Shick: troppo clamorosa la palla gol fallita davanti al portiere avversario.

Wojciech Szczesny, Juventus-Roma, LaPresse

Credit Foto LaPresse

===JUVENTUS===
Wojciech SZCZESNY 8 – Due parate decisive. Una nel primo tempo su El Shaarawy ma soprattutto quella al minuto 94 su Schick. Il classico salvataggio che vale due punti in più. E dunque uomo-partita, senza ‘se’ e senza ‘ma’.
Andrea BARZAGLI 6,5 – Attento, dal punto di vista difensivo. Certo non si può pretendere spinta, ma dalla sua parte Perotti è completamente annullato.
Medhi BENATIA 6,5 – Un giudizio che non può non considerare la fesseria del minuto 94, quando il marocchino rovina un match perfetto con un retropassaggio sciagurato che vale l’assist a Schick. Per sua fortuna ha Szczesny a salvargli le spalle e la serata. Anche perché, sul resto, era stato pressoché perfetto.
Giorgio CHIELLINI 6,5 – Anche lui giganteggia a lungo nel reparto, ma anche nel suo caso c’è da sottolineare la distrazione clamorosa: ovvero quella che avuta insieme ad Alex Sandro mette in porta Florenzi (col romanista poi sulla traversa). Imperfezioni evidenti che segnato un giudizio altrimenti assai più alto.
Alex SANDRO 6 – Sì e no. A tratti propositivo in avanti; altri molto distratto dietro. Nel primo tempo non sale sul fuorigioco che manda in porta Perotti col l’assist per El Shaarawy, nella ripresa è partecipe con Chiellini della dormita salvata solo dal legno superiore. Tendenzialmente, comunque, in crescita. Ma lontano da ciò che fu nella scorsa stagione.
Sami KHEDIRA 7 – Lavoro eccellente in mezzo al campo, con chiusure ed inserimenti. Calcia male un paio di situazioni ghiotte.
Miralem PJANIC 7,5 – Protagonista assoluto della manovra e faro unico di una Juventus che per girare passa inevitabilmente da qui. In fortissima crescita anche dal punto di vista fisico.
Blaise MATUIDI 7 – E’ l’uomo chiave dietro la recente rivoluzione bianconera, dietro le ultime 8 senza subire gol. E’ sempre al posto giusto. Fa quasi sempre la cosa giusta. Levarlo ora dal campo sarebbe una follia. E infatti, Dybala, fa panca. Dal 78’ Claudio MARCHISIO – sv.
Juan CUADRADO 7 – Partita eccellente anche quella del colombiano, che forse in fase di spinta qualcosa stasera crea meno del solito, ma che dal punto di vista degli aiuti difensivi è impeccabile. Terzino aggiunto. Dal 76’ Federico BERNARDESCHI – sv.
Gonzalo HIGUAIN 5,5 – Lavora tantissimo per la squadra, fa i movimenti giusti, ma sbaglia troppo. A Higuain la Juventus chiede soprattutto il gol. E stasera il Pipita se ne mangia almeno due, di cui uno clamoroso. Avrebbero evitato il finale da panico dei bianconeri.
Mario MANDZUKIC 6 – Una certezza di Allegri; un punto di domanda per chi sta seduto in panchina. Fornisce come sempre grande aiuto alla squadra, anche sui palloni alti. Ma a quale prezzo? La Juventus da questo lato non crea mai superiorità e Florenzi alla fine non è mai in reale difficoltà. Ma Douglas Costa, che quel ruolo lo fa per natura, non sarebbe meglio?
All. Massimiliano ALLEGRI 6,5 – Capitolo Mandzukic escluso, la sua Juventus è in evidente crescita. Anche e soprattutto sul piano fisico. Prepara bene la gara, attendendo e punendo negli spazi. Soffre nel finale, ma con una serata un po’ più lucida di Higuain forse saremmo qui a celebrarne un giudizio ancor più alto.
===ROMA===
ALISSON 7 – Due o tre interventi di alto livello, portiere ormai di sicuro rendimento e di ampissima fiducia.
Alessandro FLORENZI 6,5 – Si parlava tanto del mismatch fisico con Mandzukic, ma alla fine dal suo lato di campo la Roma non va mai in difficoltà. Anzi, controlla sempre piuttosto bene.
Konstantinos MANOLAS 7 – Almeno due chiusure chiave, una su tutte a inizio ripresa nel pallone che altrimenti sarebbe finito sul piedi di Mandzukic in area piccola.
Federico FAZIO 6,5 – Qualche sbavatura c’è stata, a fronte però di una maggioranza di interventi precisi.
Aleksandar KOLAROV 6 – Meno brillante del solito, soffre un lato di campo dove la fisicità di Barzagli e gli aiuti sprint di Cuadrado lo limitano e non poco.
Radja NAINGGOLAN 6 – Meno cinico del solito, specie in due verticalizzazioni che con un po’ più di precisione avrebbero mandato in porta i compagni (su tutte quel pallone troppo lungo e largo per Under nel finale).
Daniele DE ROSSI 6,5 – Mette un’infinità di toppe, soprattutto nei 20 minuti di inizio ripresa dove la Roma va in apnea dal punto di vista fisico. Dall’85’ Cengiz UNDER – sv.
Kevin STROOTMAN 5,5 – Anche lui un po’ sotto rispetto al livello conosciuto e che generalmente sa dare. Ma lottare nel centrocampo vitaminizzato dalla Juve di stasera non era semplice. Dal 71’ Lorenzo PELLEGRINI 6 – Impatto onesto col match, anche perché entra nella fase in cui la Juventus inizia un po’ a scendere prima del finale tutto a marca giallorossa.
Stephan EL SHAARAWY 6 – Combina pochino dal punto di vista offensivo ed è poco cattivo su quella chance nel primo tempo in cui salva Szczesny. Globalmente però la prestazione è sufficiente. Dal 67’ Patrik SHICK 4,5 – Se Szczesny è l’uomo partita, di contro quell’occasione non può che far di Schick il peggiore nelle valutazioni: da solo, davanti al portiere, al minuto 94, con il pallone che sarebbe valso il colpaccio. L’errore è di quelli troppo clamorosi per essere veri. E dunque…
Edin DZEKO 5,5 – Sgomita e ci prova, ma la realtà dei fatti è che trova due marcantoni come Chiellini e Benatia che lo controllano a vista – e a fisico – per tutta la sera.
Diego PEROTTI 5 – Troppo fuori dal gioco, troppo isolato da un Barzagli che lo sovrasta nettamente dal punto di vista fisico.
All. Eusebio DI FRANCESCO 6,5 – La sua Roma gioca un primo tempo propositivo e non perde mai la calma, cosa che nelle recenti gestioni del passato capitava spesso. Specie allo Stadium. Questo è il lato migliore del lavoro fatto da Di Francesco che deve ritrovare ora un po’ di brillantezza dal punto di vista fisico. La sua squadra se l’è infatti giocata sì alla grande, ma per 20 minuti abbondanti è anche andata in apnea. Evitare che ciò succeda, specie negli scontri diretti, è fondamentale tanto quanto il lavoro fatto sulla testa dei suoi giocatori.
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