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Spalletti: "Non siamo depressi, il 4° posto è a portata di mano. Icardi? Non lo rischio 90 minuti"

Luca Stamerra

Aggiornato 24/02/2018 alle 01:49 GMT+1

Il tecnico dei nerazzurri, alla vigilia della sfida contro il Benevento, spiega quelle che sono le problematiche della sua Inter, ma non vuole sentire parlare di crisi perché l'obiettivo Champions è sempre alla portata. Infortunati? Icardi c'è, ma non sarà in campo per tutti i 90 minuti...

Spalletti - Genoa-Inter - Serie A 2017/2018 - LaPresse

Credit Foto LaPresse

L’Inter proverà a ripartire dal Benevento, dopo il ko di Marassi che ha fatto tornare i nerazzurri fuori dalla zona Champions. Il primo obiettivo è recuperare Icardi, assente ormai da tre giornate di campionato…
Icardi è pronto per giocare dall'inizio? Ci sono ancora delle ore a disposizione, le vogliamo usare però caricarlo di 90 minuti o di un inizio di partita dove poi non si sa dove andremo a finire è un rischio che è meglio non correre. Domani faremo le analisi corrette con i medici e poi valuteremo
Rafinha? Anche questa settimana abbiamo dovuto un po' alternare il suo impiego e le tempistiche di allenamento. Ha avuto un po' di affaticamento muscolare, va valutata bene la questione. Oggi si è allenato e lo ha sviluppato tutto, anche se è stato un allenamento di una durata ridotta perché siamo alla vigilia della partita, per cui non abbiamo una risposta totale del tragitto fatto. Però c'è e per quello che sarà la possibilità lo vogliamo usare, può darci una mano importante
Miranda? Vale per lo stesso discorso di Icardi, oggi entrambi, come tutti gli altri non al meglio, sono voluti restare vicino alla squadra. Hanno tutti voglia di stare in gruppo, questo per me è un messaggio importante. Brozovic? Ha lavorato come mi aspettavo, sia la settimana scorsa che questa settimana, era dispiaciuto per quanto successo a San Siro nella gara col Bologna e lo ha fatto capire anche lavorando duro in allenamento

Poi le parole di Sabatini in settimana, dove l’ad dell’Inter ha spiegato quelle che sono le problematiche della squadra nerazzurra…

Le parole di Sabatini? Mi hanno fatto estremamente piacere non tanto per i giudizi nei miei confronti, ma per il modo di affrontare il discorso su una base di stabilità e conoscenza approfondita, e di volontà di creare un percorso. Questo diventa fondamentale. L'ad ha detto delle cose interessanti che hanno fatto piacere a tutti, ma il discorso è sempre quello di prendere una strada e di mantenerla in maniera corretta, senza lasciarsi turbare dal risultato di una partita

L’obiettivo Champions è a portata di mano…

Stiamo attraversando sicuramente un periodo devastante, bruttissimo, ma non siamo con la depressione addosso che ti uccide e che non ti fa reagire. Non abbiamo questa malattia qui, state tranquilli. Complessivamente è brutto questo periodo, troppo bello probabilmente il primo, però per quel che riguarda l'obiettivo che vogliamo raggiungere è sempre lì alla portata, è molto vicino. Ce l'abbiamo sempre in mano, nel senso che dipende sempre da noi

Il problema non è la volontà, anzi…

Se il problema è una questione di voglia? Sotto l'aspetto della brillantezza e della puntualità in qualche situazione non siamo stati così bravi, ma la cosa viene sempre poi peggiorata da un punto di vista psicologico. La difficoltà maggiore è superare l'idea che le cose andranno in una certa maniera. Ormai ce lo abbiamo un po' addosso questo tanto qui è così e sembra quasi vada accettato. Ma non è assolutamente vero e vi faremo vedere che è un altro l'ambiente ed è un altro il sistema che si può usare, l'aria che respiriamo giornalmente. Perché i tifosi devono credere ancora alla Champions? Da qui in avanti è chiaro che la gente ti fruga nelle tasche per vedere come sei fatto veramente. Siamo noi a dover reagire e levarci le mani dalle tasche, se uno ce le mette. Per quello che ci stanno dicendo è poca la reazione, ci vuole più orgoglio. Per cui direzioniamo questi pensieri che ci riguardano nella voglia di far vedere chi siamo, sennò hanno ragione loro. Dobbiamo assolutamente far cambiare l'idea che c'è nei nostri confronti con i nostri comportamenti
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