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VAR: cinque cose fondamentali da sapere

Enrico Turcato

Pubblicato 19/08/2017 alle 12:21 GMT+2

La rivoluzione tecnologica inizia oggi. Il campionato 2017/18 si apre con una svolta epocale. Proviamo a fare chiarezza sul VAR, capendone applicabilità, casistica e situazioni

VAR Studio

Credit Foto LaPresse

Le polemiche ci saranno sempre e comunque. Soprattutto in un Paese come il nostro che vive di calcio e retorica. Però questo nuovo strumento, se non verrà abusato o strumentalizzato, si rivelerà utile. Arriva il VAR (si pronuncia al maschile, lo ha specificato l’AIA) e la tecnologia diventa a tutti gli effetti protagonista nel campionato di Serie A. In Europa il sistema sarà utilizzato da Italia, Germania e Portogallo. Non sarà presente in Champions ed Europa League. La FIFA, dopo averlo inserito in Confederations Cup e Mondiali Under 20, punta a sfruttarlo ai Mondiali 2018. In Italia i VAR saranno negli stadi, in una stanza appositamente cablata e attrezzata. La squadra arbitrale in campo sarà composta da: arbitro, due assistenti e quarto uomo, che tornerà a essere un arbitro e non un assistente. Il VAR sente tutte le comunicazioni tra arbitri, assistenti e quarto uomo e può comunicare con l'arbitro in qualsiasi momento. Da protocollo internazionale IFAB, tutte le comunicazioni durante la partita sono registrate e a disposizione delle società per eventuali contestazioni. Oltre a questo è stata confermata la Goal Line Technology e non ci saranno più gli addizionali.
In cinque punti proviamo a spiegarvi come, dove e perché può essere applicato.

1 - Fondamentale: in che situazioni interviene il VAR

  • Gol (incluso fuorigioco)
  • Assegnazione ed esecuzione del rigore
  • Espulsione solo per rosso diretto
  • Scambio di identità su ammonizioni o espulsioni
IMPORTANTE: il VAR non può intervenire su altre situazioni, compresi i rossi per seconda ammonizione e i gol che nascono da riprese del gioco (corner concesso per errore, punizione con palla in movimento, fallo laterale battuto in modo irregolare ecc.).

2 - Occhio giocatori e allenatori: chi lo richiede viene ammonito

L'intervento del VAR non può essere richiesto da giocatori, allenatori o tesserati, pena l'ammonizione per proteste. Solo l'arbitro o il VAR possono decidere di rivedere ed eventualmente cambiare una valutazione. La decisione finale resterà comunque dell'arbitro.
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Var in azione un'amichevole under 18

Credit Foto Getty Images

3 - Come si capisce quando il VAR è stato richiesto

Quando il VAR interviene, l'arbitro "disegna" il monitor con le mani e il gioco viene interrotto in attesa della valutazione video. Presa la decisione definitiva, il pubblico a casa vedrà l'immagine utilizzata da arbitro e VAR. Al momento, l'IFAB ha scelto di non mostrare l'immagine anche sul monitor allo stadio.

4 - Cosa succede per i rigori

Sull'esecuzione del rigore, il VAR aiuta nei casi di episodi che avvengono all'interno dell'area di rigore. Può essere utile all'arbitro nel decidere se assegnare (o no) un penalty. E si può utilizzare anche su episodi alla Bacca in Sassuolo-Milan (doppio tocco irregolare) o nel caso il giocatore (attaccante o difendente) si sia avvantaggiato del suo ingresso anticipato in area per raccogliere la respinta di palo o portiere.

5 - Il VAR interviene sulle espulsioni, non sulle ammonizioni

Il VAR non sarà mai utilizzato sui cartellini gialli, ma interverrà in caso di potenziali cartellini rossi diretti. Sono escluse da VAR anche le seconde ammonizioni.
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