5 maggio 1946: si gioca la prima schedina SISAL, l'antenata del Totocalcio

Esattamente 73 anni fa, viene stampata e giocata la prima schedina SISAL, nata da una fortunata idea del giornalista Massimo Della Pergola: in breve tempo, nazionalizzata in Totocalcio, avrebbe cambiato la concezione della domenica sportiva calcistica italiana.

Prima schedina SISAL, 1946

Credit Foto Other Agency

Il 5 maggio 1946, un anno dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia si ricostruisce anche attraverso lo sport: da un'idea del giornalista triestino Massimo Della Pergola, poi realizzata assieme ai colleghi Fabio Jegher (anche scrittore e produttore cinematografico) e Geo Molo (radiocronista), nasce la prima schedina SISAL (Sport Italia Società A Responsabilità Limitata). Della Pergola, ebreo, riesce a espatriare in Svizzera nel 1943 e, durante la permanenza in un campo profughi, ha l'intuizione del gioco che avrebbe presto cambiato la concezione delle domeniche calcistiche. Di fianco al sogno del "13", che avrebbe davvero cambiato la vita ai vincitori, i ricavi del nuovo gioco popolare sarebbero serviti a ricostruire gli stadi da calcio, distrutti durante i bombardamenti.
La prima schedina ha 12 partite, e mette in palio premi per i 12 e gli 11: il costo di una colonna è di 30 lire, tanto quanto un bicchiere di vermouth. Nonostante le 5 milioni di copie stampate, le prime schedine giocate sono soltanto 34.000: il primo vincitore, grazie a una singolare serie di sei "X" consecutive, è Emilio Blasetti, che incassa 463.846 lire. Il montepremi è però destinato a crescere a dismisura nei mesi successivi, quando le giocate arrivano a toccare le 13 milioni di colonne.
Nel 1948, il concorso viene nazionalizzato da parte dello Stato italiano e dato in gestione al CONI, e la schedina SISAL ribattezzata in Totocalcio.
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