Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Addio recompra? FIGC e Lega al lavoro contro le plusvalenze gonfiate

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 05/04/2019 alle 11:35 GMT+2

La facoltà di riacquistare a titolo definitivo un giocatore trasferito presto cambierà forma per non scomparire in via definitiva, come riporta la Gazzetta dello Sport.

Rolando Mandragora, Udinese

Credit Foto Getty Images

La recompra è in pericolo. La facoltà di riacquistare a titolo definitivo un giocatore trasferito presto cambierà forma per non scomparire in via definitiva, come riporta la Gazzetta dello Sport. L’intervento del presidente Gabriele Gravina, nell’ultimo consiglio federale, ha messo in evidenza le lacune della norma attuale, inducendo i club di Serie A a darsi una mossa. E proprio nella giornata di giovedì 4 aprile, in via Rosellini, s’è tenuta una lunga riunione tecnica in cui le 20 società della massima serie hanno ribadito all’unanimità l’intenzione di continuare a battere questa strada anche in futuro.
Nel 2017 la Roma ha ripreso Lorenzo Pellegrini dal Sassuolo per appena 15 milioni di euro, in base a una precedente intesa con i dirigenti emiliani, ma questo è solo uno dei tanti esempi, che vanno da Morata a Tello. Molti gli affari in ballo: l'Udinese ha investito 20 milioni per Mandragora, ma la Juventus può riprenderlo a 26. I presidenti di Serie A hanno dunque chiesto al presidente federale Gravina di non eliminare il diritto di recompra, introdotto un anno fa sotto l’egida del commissario FIGC Fabbricini, ma la riforma prevede di aspettare di mettere a bilancio la plusvalenza se si vuole esercitare questo diritto.
In questo frangente, sarà importante capire come tutelare la crescita dei giovani - un aspetto fondamentale per il futuro del nostro calcio - evitando il pericolo e la tentazione per le squadre che vogliono risanare i bilanci facendo delle plusvalenze artificiose. In via preventiva è impossibile misurare il successo o meno di un talento in erba. Le incognite sono molteplici nel percorso di un giocatore promettente.
Tale riforma potrebbe già arrivare nella sessione estiva e un altro passo indietro potrebbe riguardare le date di chiusura del calciomercato: dopo la confusione della passata stagione (in estate con le finestre nei principali campionati non allineati e in inverno con la frettolosa uniformazione al 31 gennaio), gli organi internazionali FIFA e UEFA sono al lavoro per fissare una data omogenea. Resta, però, il problema di accavallamento tra sessioni di mercato e l’inizio dei campionati, che potrebbe ancora presentarsi nella sessione estiva: è, invece, certo che a gennaio, con l’abrogazione della pausa invernale, campo e affari si intrecceranno come da tradizione, con tutte le conseguenze del caso.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità