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Allegri: "L'incontro? Non sarà martedì. E' da ottobre che so di cosa ha bisogno la Juventus"

DaLaPresse.it

Pubblicato 12/05/2019 alle 23:44 GMT+2

Le dichiarazioni dei protagonisti di Roma-Juventus, posticipo domenicale della 36a giornata di Serie A. Allegri ribadisce la volontà di restare alla Juventus anche la prossima stagione, mentre Ranieri crede ancora nella rimonta Champions.

Massimiliano Allegri, Roma-Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Tre punti che valgono oro e un sogno Champions ancora vivo. La Roma batte la Juventus 2-0 all'Olimpico dopo una gara sofferta e sfruttando nel finale i gol di Florenzi e Dzeko. I bianconeri non meritano la sconfitta, ma dopo un ottimo primo tempo (e un super Mirante) calano nel finale e vengono punti da una disattenzione. Il terzo ko stagionale alla vigilia dell’atteso incontro con Andrea Agnelli, che dovrà chiarire il futuro...

Massimiliano Allegri (Allenatore Juventus)

Il mercato lo lascio a voi e ci pensa la società. Ci siederemo per capire dove migliorare. E' stata un'annata importante, abbiamo vinto due trofei. Abbiamo vissuto una Champions anomala, arrivando in condizioni non ottimali con l'Ajax senza cinque giocatori pesanti. Serve tecnica ed esperienza, senza togliere nulla a chi c'era. Cosa chiederai ad Agnelli? Soldi no, ho un anno di contratto. Valuteremo quest'anno e il prossimo, dopo otto anni sarà ancora più difficile. Rivincere sarà sempre più complicato, ci sono quattro trofei da giocare. Servono idee chiare e lucidità, come ha sempre fatto la società. Nedved è stato bravo a metterla lì, sarà molto di argomento e spunto per qualche giorno fino all'incontro con il presidente. Il contratto in scadenza è un problema? Per me non è un problema. Queste gare valgono quel che valgono visto che abbiamo vinto. La gara è stata buona, l'unico appunto è nel concretizzare le occasioni e l'ultimo passaggio, c'è stata supremazia schiacciante. L'errore di Chiellini è superficiale ma visto il contesto è normale, in una gara che vale la spazza via. Nel secondo tempo tenevamo troppo posizione e abbiamo preso gol uguali in uscita. Il mercato? Siete bravi a trovare le varie migliorie. I giocatori singoli sono importanti, la squadra deve migliorare e la società è stata molto brava nel costruire la squadra. Accanto uno stopper serve un libero, poi ci vuole uno tecnico e un mezzo e mezzo a centrocampo, in generale dico questo. Non si può avere due punte centrali e tre mediani, anche se l'ho fatto per un mese e poi li ho tolti sennò mi pigliavano per matto... Paratici e Nedved sono bravissimi nel costruire, sarà molto difficile l'anno prossimo sia in Italia che in Europa. Gli stimoli? Non avverto questo problema. Fino a che abbiamo lottato per il titolo eravamo sul pezzo, con tutte le problematiche fisiche. Prima dell'Atletico Madrid abbiamo rincorso, poi abbiamo riperso dei giocatori. Ora più che motivazioni... Si dice sempre Allegri va via ogni anno, io da ottobre-novembre ho idee, ma anche negli anni scorsi, sennò non va bene. Bisogna pensare al futuro, non si gioca in 10 o 12, bisogna guardare a qualcosa di nuovo, approccio e qualcosa di diverso per rinnovare stimoli. Abbiamo vinto tanto in Italia, e quando vinci è anche il momento di cambiare. Quando sarà l’incontro? Non martedì. Sfogliamo la margherita... M'ama, non m'ama.... Scherzi a parte sono in una società fantastica, però l'anno prossimo è un altr'anno e bisogna essere lucidi e vincere le partite. Non conta quello che hai vinto.

Claudio Ranieri (Allenatore Roma)

Percentuali per la Roma in Champions? Non faccio percentuali e previsioni, siamo a ridosso delle altre, siamo in diversi a lottare per la Champions e non dipendiamo solo da noi. Speriamo che dopo Genoa, dove abbiamo sbagliato la partita, possiamo farcela, dobbiamo giocare le ultime gare con il massimo della convinzione. Perché il 4-3-3? Avevo visto Zaniolo molto bene, in settimana mi sono piaciuti molto con questo modulo, senza pensare a De Rossi. Non ho parlato di un possibile ritiro di Daniele, spero che lui abbia ancora voglia di lottare per la Roma perché quando gioca è ancora molto importante. Restare a Roma con un ruolo da chioccia? Io faccio l'allenatore, ancora mi diverto ad allenare. Voglio allenare e decidere con la mia testa. Voglio prendermi critiche e insulti, sono fatto così e vado avanti per la mia strada. Sono soddisfatto, c'è voluto un gran Mirante a tenerci in partita, ha fatto veramente cose ottime soprattutto nel primo tempo. La Champions? Noi dobbiamo continuare a credere che ogni cosa sia possibile, non dipende da noi ma dobbiamo arrivare in fondo con la coscienza a posto.
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