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Calciomercato, Juventus: tenere Cristiano Ronaldo o cederlo? Facciamo i conti

Enrico Turcato

Aggiornato 13/03/2021 alle 15:57 GMT+1

SERIE A - Nell'analisi economica settimanale tentiamo di capire come si evolverà il rapporto tra Ronaldo e la Juventus. Il portoghese ha un ultimo anno di contratto in bianconero, ma pesa ancora molto a bilancio. Atteso un incontro nelle prossime settimane tra il suo agente Mendes e la dirigenza: ruotano intorno a lui le future scelte di mercato della Juve.

Cristiano Ronaldo

Credit Foto Eurosport

L’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League porta strascichi amari in casa Juventus. Oltre al malumore sportivo per l’uscita di scena con il Porto, si aggiungono evidenti questioni economiche da risolvere quanto prima. Le perdite in borsa e i mancati introiti per l’accesso ai quarti (almeno 20/25 milioni tra premi e market pool), si aggiungono ai problemi dovuti a un anno pandemico come questo, in cui gli incassi dallo Stadium sono stati azzerati e in cui anche le sponsorizzazioni e le operazioni di commerciali e di marketing sono state sicuramente inferiori (basti pensare semplicemente alle mancate tournée estive). La situazione complessiva, a livello economico, non sorride quindi alla Juve, che dovrà capire come muoversi nei prossimi mesi per rilanciare il progetto iniziato con Pirlo.
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Cristiano Ronaldo

Credit Foto Getty Images

Tutto ruota intorno a CR, che pesa 87 milioni a stagione

Normale che la principale riflessione debba riguardare Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese avrebbe un ultimo anno di contratto con la Juve e dovrebbe decidere a breve il suo futuro. Il “7” pesa a bilancio 87 milioni a stagione alla società bianconera (tra stipendio, 58 lordi, e ammortamento, 29). Per lui la Juventus ha investito 115,8 milioni di euro (cifra messa a bilancio dal club come "costo storico" per l'acquisizione di Ronaldo dal Real Madrid), che nei quattro anni di contratto previsti hanno portato ad un impatto stagionale di 28,95 milioni di euro solo per quanto riguarda il cartellino. Dopo due anni e mezzo, il peso dell'ammortamento ha toccato quota 72,4 milioni. A questo va sommato come detto lo stipendio riconosciuto al campione portoghese. Insomma si arriva ad un totale molto elevato, che può influire pesantemente nelle imminenti strategie di calciomercato della Juve. Va specificato, ed é giusto farlo, che Ronaldo non è stato solo “Oneri e costi”, ma ha sicuramente contribuito ad aumentare l’appeal del club in tutto il mondo, l’immagine della Juve, attirando nuovi sponsor (e anche altri giocatori) e, almeno nell’epoca pre Covid, aumentando anche incassi e merchandising. Quindi non è stata un’operazione solo “a perdere”.
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Quali club possono permetterselo? Non c’è la fila

Qualora Ronaldo e la Juventus decidessero di comune accordo di interrompere il loro rapporto, bisognerebbe capire quali altre squadre potrebbero permettersi il fuoriclasse portoghese e che costi avrebbe un’eventuale operazione. Sicuramente la società piemontese non regalarebbe Ronaldo, ma considerando il risparmio sullo stipendio, potrebbe accontentarsi di cederlo a cifre ragionevoli e sicuramente inferiori rispetto agli oltre 100 milioni spesi tre anni fa per acquistarlo. In questo momento sono solo PSG, Real Madrid e Manchester United le tre candidate al portoghese. Tutte magari con possibili pedine di scambio da inserire nell’affare. Jorge Mendes e CR7 nelle prossime settimane discuteranno sicuramente del futuro con la dirigenza bianconera e il quadro sarà ancora più chiaro.
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Cristiano Ronaldo, Juventus-Porto, Champions League 2020-21

Credit Foto Getty Images

Bilancio con grandi perdite, ma Exor è serena

Come ben spiegato da Marco Iaria della Gazzetta dello Sport, la stima per il conto economico 2020/21 della Juventus, con tutte le cautele del caso, prevede un quasi azzeramento dei ricavi da gare, in parte riequilibrato dal recupero dei proventi tv per effetto del protrarsi della scorsa stagione al 31 agosto. La grande differenza risiede nel trading, e in particolare nelle plusvalenze. Al momento il confronto è tra i 167 milioni registrati nel 2019/20 e i 30 maturati finora. Raggiungere quei livelli, in tempi di Covid, è un’impresa ancor più complicata e servirà un gran lavoro dello staff di Paratici per sistemare almeno quella parte di bilancio. Nell’ultimo disponibile (31 dicembre 2020), infatti, erano giá calati nettamente i ricavi e la perdita era stata di 113,7 milioni di euro, con un incremento di 63,4 milioni rispetto ai 50,3 del primo semestre del precedente esercizio. Exor, però, dispone della liquidità sufficiente per supportare il club bianconero e ha sempre palesato tranquillità e serenità, sia in caso di necessità sia qualora si volesse rilanciare iniettando nuove risorse per compiere nuovi investimenti. La scelta strategica ruoterà intorno a CR e in base alla sua permanenza o al suo addio, la Juventus deciderà come muoversi per rinforzare la squadra e rilanciarne le ambizioni in vista della prossima stagione.
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