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Calciomercato, Moratti: "Messi all'Inter? Non è un sogno proibito"

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DaEurosport

Aggiornato 06/04/2020 alle 11:33 GMT+2

L'ex presidente dell'Inter, intervenuto ai microfoni di Radio Rai, fa sognare i tifosi nerazzurri: "Se credo in un possibile arrivo di Messi all'Inter? Non è per niente un sogno proibito. Anzi penso sia certamente uno sforzo della società per cercare di portarselo a casa. Lautaro? Bravissimo ragazzo, bisogna vedere se non rientra in un’operazione più importante come quella per Messi".

Lionel Messi en duel avec Stefano Sensi lors de Barça-Inter, le 2 octobre 2019

Credit Foto Getty Images

Se c’è un presidente che nella sua storia ha fatto esaltare i tifosi con i suoi acquisti impossibili quello è Massimo Moratti. Da Ronaldo il Fenomeno a Christian Vieri passando per Ibrahimovic, Eto’o e Sneijder sono innumerevoli i colpi roboanti nella sua esperienza ultraventennale al timone dell’Inter. Ora che i nerazzurri sono passati nelle mani di Suning e che Moratti è diventato solo un amico e confidente della famiglia Zhang e un tifoso appassionato, l’ex patron della Beneamata – intervenuto ai microfoni di Radio Rai - è convinto che presto anche questa Inter potrà battere un colpo da mille e una notte, portando a Milano un fuoriclasse di caratura mondiale. Non uno qualunque, bensì il più grande campione della nostra epoca, insieme a Cristiano Ronaldo, Leo Messi.
Credo non sia per niente proibito, non lo era prima di questa disgrazia. Messi è a fine contratto e certamente sarebbe uno sforzo da parte della società per portarlo a casa. Non so se la situazione attuale cambi in positivo o in negativo questo obiettivo, ma adesso le carte sono state sparigliate. Bisogna anche non essere esageratamente opportunisti e approfittare della situazione, ma credo che a questo livello ci sia la possibilità di vedere delle cose strane a fine anno

"Lautaro? Giusto che i tifosi gli vogliano bene..."

Parlando di affari sull’asse Barcellona-Inter, inevitabile parlare di Lautaro Martinez nel mirino dei blaugrana e che secondo l’ex presidente potrebbe essere scambiato in uno scambio proprio con la leggenda argentina.
Lautaro è un bravissimo ragazzo, tiene molto alla sua carriera e quindi è giusto che i tifosi gli vogliano bene. Bisogna vedere se non rientra in quel che dicevo prima, il poter essere scambiato in un'operazione più importante per arrivare a Messi.
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Lautaro Martínez

Credit Foto Getty Images

"Sento troppe polemiche, stridono con i problemi che il paese si trova ad affrontare"

Moratti poi commenta il momento del calcio internazionale e tutte le ipotesi che quotidiniamente vengono fatte sulla ripresa “costi quel che costi” della stagione sportiva:
Queste polemiche particolarmente esaltate nel mondo del calcio un po' stridono con il dramma di ognuno di noi. Non ho capito se è un obbligo finire la stagione e quindi sacrificare anche la prossima. Gravina ha perfettamente ragione a prevedere i guai che possono nascere da ogni tipo di decisione. E' un momento però in cui sta cambiando tutto, non ci si può affidare a vecchie regole. Bisogna avere il coraggio di fare cose diverse. Ceferin insiste sulla normalità di finire tutti i tornei, ma la normalità non esiste più. Serie A con 22 squadre? Sarebbe forse la cosa giusta, ma sarebbe un campionato lunghissimo e si riverserebbe sulle coppe. Non so quanto riusciremo a mettere insieme i pezzi. E' una decisione da prendere con calma, è forse presto per prenderla. Come diceva Ranieri, bisogna capire anche la salute dei giocatori. Questo malanno porta dei problemi, non è da prendere superficialmente. Bisognerà guardare con estrema attenzione. Vediamo come partiamo e quando. E' impossibile giocare con gli stadi pieni. C'è la tv che entra nelle case di tutti e si cerca di dar loro uno spettacolo, certo non può essere a detrimento della salute. Bisognerà fare grande attenzione negli stadi. Non dobbiamo ripetere gli errori già fatti. Purtroppo per finire questo campionato bisogna prendere un rischio notevole, non finirlo vuol dire dover trovare la soluzione più equa. Ognuno difenderà la propria parte.

"Stipendi? Il calcio di Serie A aiuti il mondo dilettantistico"

Per Moratti un altro aspetto da non trascurare, sarà anche la ripartenza del movimento di base...
Attenzione a trascurare il calcio di base. E' vero che questo 2% delle squadre d'elite trascina il resto del movimento. Ma i sacrifici che stiamo chiedendo ai grandi club ed i soldi risparmiati con il taglio degli stipendi ai giocatori, dovrebbero essere tradotti anche in forme di sostegno del calcio minore. Sono le piccole società quelle che rischiano di più e in questo momento nemmeno il mondo industriale può sostenerle, essendo esso stesso in difficoltà.
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