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Cori contro Lukaku: supplemento di indagine su Cagliari-Inter

DaLaPresse

Aggiornato 03/09/2019 alle 18:55 GMT+2

Il Giudice Sportivo della Serie A ha infatti disposto un "supplemento di accertamento istruttorio" per verificare cosa effettivamente sia successo e cercare di individuare i responsabili

Romelu Lukaku of FC Internazionale looks on during the FC Internazionale training session at the club's training ground Suning Training Center in memory of Angelo Moratti on August 28, 2019 in Como, Italy.

Credit Foto Getty Images

Per ora nessun provvedimento nei confronti dello stadio del Cagliari, dopo i cori razzisti rivolti contro Romelu Lukaku in occasione della partita contro l'Inter in campionato. Il Giudice Sportivo della Serie A ha infatti disposto un "supplemento di accertamento istruttorio" per verificare cosa effettivamente sia successo e cercare di individuare i responsabili. Non a caso le ulteriori indagini, a cura sempre della Procura Federale, saranno effettuate "acquisendo elementi anche da parte del responsabile dell'Ordine pubblico". In sostanza si cercherà, attraverso l'attività e i mezzi a disposizione delle forze dell'ordine presenti allo stadio, di avere la certezza sugli autori dei vergognosi cori rivolti al centravanti belga nel momento di tirare il rigore.
Un episodio che ha fatto il giro del mondo, con tanto di polemica sui social e sui media internazionali. In particolare in Inghilterra, dove Lukaku ha giocato nel Manchester United, la vicenda ha avuto un'ampia eco. Nelle scorse settimane, infatti, la stessa Premier League è stata teatro di offese di stampo razzista nei confronti di Paul Pogba e del giovane attaccante del Chelsea Tammy Abraham. Lo stesso Lukaku sui social ha scritto: "Il calcio è un gioco apprezzato da tutti e non dovremmo accettare alcuna forma di discriminazione che fa vergognare il nostro gioco. Tocca alle federazioni reagire. Giocatori, uniamoci e combattiamo il razzismo".
La Lega Serie A ha annunciato nuove iniziative per debellare il fenomeno, mentre il Cagliari questa volta ha preso una posizione netta contro quanto avvenuto alla Sardegna Arena ribadendo "una volta di più l'intenzione di individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili". Purtroppo non è la prima volta che a Cagliari avvengono certi episodi, visto che solo cinque mesi fa cori razzisti provenienti dalla curva Nord furono rivolti ai giocatori della Juventus, Moise Kean e Blaise Matuidi.
Ecco perché, al termine delle ulteriori indagini chieste alla Procura Federale, il Giudice potrebbe prendere anche provvedimenti molto duri contro il club sardo. Intervenuto ai microfoni di Radio Popolare, il patron rossoblu Tommasi Giulini oggi ha ribadito che "chiudere le curve non è la soluzione". "Serve un intervento degli steward e dei tifosi per segnalare queste situazioni, altrimenti non riusciremo mai a buttare fuori dagli stadi questi imbecilli dagli stadi", ha aggiunto il presidente del club sardo. "Combattere l’ignoranza è difficile, noi possiamo solo sensibilizzare. Cagliari non è affatto una città razzista e mi dispiace tantissimo sia passata quest’immagine di noi anche all’estero", ha concluso Giulini.
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