Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Lukaku, Inter: "A gennaio avevamo quasi tutti febbre e tosse. Coronavirus? Non lo sapremo mai"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 22/04/2020 alle 15:04 GMT+2

L'attaccante belga dell'Inter Romelu Lukaku ha svelato dei retroscena su un Inter-Cagliari giocata a gennaio: "Non siamo mai stati testati per il coronavirus, ma in quel periodo tutti avevano febbre e tosse"

Romelu Lukaku

Credit Foto Getty Images

In una diretta Instagram per la pagina Vier, Romelu Lukaku ha esposto le sue sensazioni riguardo l’emergenza provocata dal Coronavirus. La live è stata condotta da Kat Kerkhofs, presentatrice e moglie di Dries Mertens.

23 su 25 giocatori dell'Inter malati a gennaio

Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e giuro che 23 giocatori su 25 erano malati. Non scherzo. Contro il Cagliari, dopo 25 minuti Skriniar ha dovuto lasciare il campo. Stava per svenire. Io, quando mi sono riscaldato, sono diventato molto più caldo del solito. Io, ad esempio, non avevo febbre da anni. Tutti tossivano e avevano la febbre. Dopo la partita c'era una cena degli sponsor ma io ho declinato e sono andato subito a letto. Non abbiamo mai fatto dei test per il Covid-19 in quel momento, quindi non sapremo mai se l'abbiamo preso o meno.
Dichiarazioni che ovviamente faranno discutere quelle di Lukaku, che poi ha proseguito svelando un retroscena su una donazione benefica fatta a un ospedale di Milano:
Ho contribuito con 100.000 euro a un ospedale di Milano. Non ho mai fatto cose del genere prima d’ora. Non ci ho mai pensato. Più invecchio, più mi rendo conto di avere una piattaforma per aiutare le persone. Sono qui in Italia e sono stato accolto molto bene qui. Quindi è bello supportare le persone qui
La testimonianza del numero 9 nerazzurro dimostra come l’indecisione sui possibili piani di ripartenza della Serie A gravi anche sui calciatori. Prospettando un imminente ritorno agli allenamenti, molti giocatori dell’Inter sono stati richiamati in Italia:
Sono tornato da poco in Italia. Ci è stato permesso di tornare a casa per un po', ma siamo stati rapidamente richiamati perché il campionato potrebbe ricominciare. Il mio compagno di squadra Diego Godin, ad esempio, ha dovuto prendere tre voli per arrivare in Uruguay. Dopo alcuni giorni, è dovuto tornare. Eravamo tutti in uno stato di shock sul fatto che dovessimo tornare. Nella nostra chat di gruppo, tutti hanno temuto la quarantena di altre due settimane.
La pandemia di Covid-19 preoccupa molto la punta belga, che non cessa di sorvegliare sui propri cari, malgrado la distanza:
Mia mamma ha il diabete è questo quello che mi preoccupa. Ogni quattro ore chiamo per sapere se ha bisogno di qualcosa. Ovviamente mi manca anche mio figlio Romeo e il mio piano era riportarli in Italia visto che ho due appartamenti a Milano, però non è il momento.

Come passa il tempo Lukaku?

I passatempi di Lukaku durante il periodo di isolamento sono comuni a qualsiasi ragazzo della sua età; tanta playstation e intrattenimento digitale assieme ai suoi colleghi:
Ho anche visto Jan Vertonghen online! Ci sono molti giocatori di calcio online sulla Playstation durante questo periodo, quindi giochiamo a ‘Call of Duty’ in gruppi di sei o sette. Mi piace giocare con Memphis Depay. Non gioco così tanto a FIFA. E quando gioco non gioco mai con me stesso, la Juventus o il Liverpool.
picture

Lukaku: "Un sogno essere all’Inter, Ronaldo e Adriano i miei idoli"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità