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Gattuso: "Napoli imbarazzante, chiediamo scusa alla città e ai tifosi. Squadra in ritiro"

Luca Stamerra

Aggiornato 18/01/2020 alle 23:57 GMT+1

È un Gattuso quasi rassegnato quello che si presenta nel post gara dopo la sconfitta casalinga contro la Fiorentina. Non solo il risultato, anche la prestazione offerta ha preoccupato l'allenatore del Napoli. Però, aggiunge Gattuso: "Credo in questo progetto".

Gattuso - Napoli-Fiorentina - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Gennaro GATTUSO (all. Napoli)

Oggi bisogna chiedere scusa ai tifosi e alla città, è stata una prestazione imbarazzante. Per un allenatore è difficile spiegare quest'involuzione. Nelle ultime gare abbiamo fatto prove migliori, oggi qualcosina solo per 20-25 minuti. Siamo stati inguardabili

Un problema giocare al San Paolo?

Non pensiamo al San Paolo. Siamo privilegiati, giochiamo a calcio, facciamo un lavoro che da bambini era un gioco e adesso è diventata una professione. Non cerchiamo alibi. Il primo responsabile sono io, devo analizzare cosa non funziona. Il problema non è uno o due giocatori. Sembra che ci siamo incontrati stamattina, ci siamo messi la maglia e siamo andati in campo. Non possiamo continuare così, abbiamo toccato il fondo. Siamo sprofondati, stiamo giocando col fuoco. Oggi non abbiamo fatto nulla di quello che avevamo preparato
Durante la settimana vedo una squadra viva, che siallena, che riesce a fare cose buone. Poi veniamo qui e siamo piatti, non proviamo a fare nulla, ci facciamo puntare e facciamo arrivare in area gli avversari. Anche nella manovra oggi non ha funzionato nulla. In questo momento mi viene difficile anche spiegare la partita. Ero convinto di poter fare una grande prova, invece son rimasto deluso. C'è da rivedere qualcosa. Siamo una squadra senz'anima, malata. Pensavamo di esserne usciti, invece siamo ancora malati
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Perché Di Lorenzo centrale e Luperto a sinistra?

Di Lorenzo ha giocato 3-4 partite, Luperto quando andava a sinistra potevamo sviluppare sia in palleggio che andare a giocare in avanti. Abbiamo cambiato solo la posizione di Luperto, ma alla fine non ci è andata bene. E Insigne e Callejon? Insigne e Callejon devono giocare vicini a Milik, ma oggi è successo pochissime volte. Bisogna sviluppare in maniera diversa, non fare sempre le stesse giocate. C'è da rivedere tantissime cose, stiamo facendo grandissima fatica

Le assenze di Koulibaly e Mertens pesano?

Sono giocatori forti, ma non deve essere un alibi. Ora bisogna stare insieme, vedere anche cosa dicono i calciatori. È un periodo in cui non funziona nulla. Avevo visto una squadra un po' più viva, invece non abbiamo fatto passi indietro, siamo tornati addirittura alla partita col Parma, anzi anche peggio

Spogliatoio spaccato?

Come detto non mi prendo alibi. Parleremo con i calciatori, adesso torniamo in ritiro. Faremo delle valutazioni, se qualcuno è ancora offeso per le multe, se non hanno più voglia di lottare per questa maglia. Di sicuro vedo che alleno una squadra forte, ma non sono riuscito a fargli uscire il veleno che hanno dentro. La squadra andrà in ritiro? Lo ha deciso la squadra, non io o la società
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