Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Gravina: "La stagione 2019/2020 riprenderà. Possibile un campionato senza partite al nord"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 15/04/2020 alle 09:56 GMT+2

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato a Repubblica riguardo sviluppi e soluzioni inerenti la possibile ripresa del campionato, mentre l'Italia continua a fronteggiare l'epidemia di Coronavirus.

Gabriele Gravina, Getty Images

Credit Foto Getty Images

In un’intervista a Repubblica, Gabriele Gravina ha discusso la situazione attuale del calcio italiano alle prese con l’emergenza Coronavirus. Le ipotesi che delineano dinamiche di ripresa sono molteplici, e il presidente della FIGC comincia offrendo una garanzia: la stagione corrente ripartirà… Prima o poi.
Chi mi chiede di non ripartire non ha idea di come risolvere queste criticità. La Fifa ha tracciato la via: non comincerà la nuova stagione senza aver concluso prima questa. Non c’è una deadline per ripartire. Andremo di pari passo con gli altri campionati europei. Se ci faranno giocare a inizio giugno, abbiamo le date utili per terminare a fine luglio. A seguire, le coppe. Se invece dovremo ripartire a settembre, chiuderemo a novembre. Per ritornare in campo a gennaio.
Poi aggiunge:
Il campionato 2021 si potrebbe disputare in 5 mesi. Ci sono delle idee sul tavolo, ad esempio una formula con due o più gironi e poi playoff e playout. Misure eccezionali, solo per una stagione.
Tra coloro che hanno espresso scetticismo riguardo la ripartenza delle competizioni calcistiche, troviamo Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità. Ma Gravina non sembra scoraggiato dalle sue dichiarazioni:
"Ho massimo rispetto per la scienza e per chi ha la responsabilità di applicarla, ma non posso ammainare bandiera. Lavoriamo sul come, non sul quando. Quando il Paese tornerà a vivere, quando ci saranno le condizioni per altri settori tornerà anche il calcio. Lo dico una volta per tutte: il campionato va portato a termine. C'è tempo".

Perchè il calcio italiano vuole riprendere?

L’opinione pubblica ha espresso parecchio risentimento per i tentativi del calcio italiano di ripartire a tutti costi. Per molti, lo sport dovrebbe passare in secondo piano e contribuire alla priorità del paese: guarire. Ma Gravina non è dello stesso avviso:
Respingo al mittente le accuse di chi vede nel calcio un mondo governato da interessi lontani dal contesto sociale del Paese. Al contrario, della nostra ripartenza beneficerebbe tutto il sistema. Penso allo sport di base, all’indotto e al valore sociale del nostro movimento.
picture

Serie A Logo

Credit Foto Getty Images

Un campionato interamente al sud

E siccome “non si lavora sul quando ma sul come”, il presidente della FIGC ipotizza una ripresa del campionato solo negli stadi del sud Italia:
Sarà molto difficile giocare a Bergamo, ma anche a Milano, Brescia o Cremona, Un campionato sotto il Rubicone, senza partite al nord, è una possibilità.
Sembra impraticabile il modello NBA, che in queste ore starebbe pensando di disputare il suo campionato interamente a Las Vegas:
"Da noi è impossibile pensare di farlo in una sola città. Non si possono giocare 10 partite sullo stesso campo in un weekend e servirebbero 20 centri d'allenamento.

Sulla soluzione dello Scudetto a tavolino:

Può farlo solo il Consiglio federale, ma la posizione della Juve è apprezzabile: anche per me lo si conquista sul campo".
picture

Coronavirus, Guardiola: "State al sicuro, torneremo migliori e con qualche chilo in più"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità