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L'inchiesta de Le Iene accusa Lotito: "Pagò Zarate in nero". E la FIGC avvia un'indagine...

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 27/05/2020 alle 09:57 GMT+2

Sono giorni movimentati per Claudio Lotito: il presidente della Lazio è stato accusato dalla trasmissione di Italia Uno "Le Iene" di aver versato una parte dello stipendio di Mauro Zarate - alla Lazio dal 2009 al 2014 - in nero. Il servizio è stato rimandato per concedere al presidente laziale la possibilità di difendersi. E la Procura della Federcalcio ha già rispolverato un fascicolo sospetto...

Il presidente della Lazio Claudio Lotito - 2017

Credit Foto LaPresse

È stata rimandata a martedì 2 giugno la messa in onda del servizio d’inchiesta de Le Iene riguardante una presunta irregolarità nelle modalità di pagamento dello stipendio di Mauro Zarate da parte della Lazio. Il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti include delle dichiarazioni di Luis Rizzi, procuratore di Zarate e la testimonianza di quest’ultimo; entrambi confermerebbero le voci secondo le quali Lotito avrebbe utilizzato lo stratagemma di una triangolazione in nero per pagare 13 dei 20 milioni di stipendio promessi all’attaccante argentino su base quinquennale, in modo da risparmiare sulle tasse. Questo il comunicato della trasmissione Mediaset:
Dopo il clamore suscitato dall’annuncio della messa in onda del servizio con le dichiarazioni di Luis Ruzzi, agente nel 2008 di Zarate, sulle modalità di pagamento del calciatore argentino, riteniamo giusto dare un diritto di replica al presidente della Lazio. Nel caso in cui Lotito non volesse cogliere quest’opportunità, il servizio sarà regolarmente in onda martedì 2 giugno.
Secondo l’inchiesta, Lotito avrebbe versato circa 2/3 dello stipendio del giocatore nelle casse di una società londinese, la Pluriel Limited, che a sua volta avrebbe girato i soldi a una società di Sergio Zarate – fratello del fuoriclasse argentino - la Moisen.

La FIGC apre l'indagine

Ma non è tutto: secondo Rizzi, all’appello mancherebbero addirittura 3 milioni di euro. La Lazio si rifiuta di versare questa restante somma, in quanto il contratto che legava Zarate ai biancocelesti è stato rescisso anzitempo. Ma l’accusa più pesante, ovvero il pagamento in nero, rimane sulla scrivania della Procura FIGC, che ha avviato un’indagine. Verrà esaminato il servizio de Le Iene e rispolverato un fascicolo sospetto: già nel 2011 infatti, la Procura della Federcalcio aveva avviato un'indagine sulle “commissioni generose” incassate da Zarate. In quel caso, Lotito fu deferito e condannato a una inibizione di due mesi in quanto era proibito versare commissioni a società anziché soggetti fisici.
È dunque attesa la replica di Lotito nel quadro di una faccenda che, se non gestita nel migliore dei modi, potrebbe danneggiare la sua credibilità e il suo ruolo di presidente.
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