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La prima di Sarri, il caso Emre Can, l'esclusione di Dybala: tutte le incognite della Juventus

Enrico Turcato

Pubblicato 14/09/2019 alle 08:05 GMT+2

Dopo la sosta sarà proprio la squadra bianconera ad aprire la terza giornata di campionato. Nell'insidiosa trasferta di Firenze nulla è scontato, anche perché mercoledì c'è la prima di Champions contro l'Atletico.

Maurizio Sarri

Credit Foto Getty Images

Facciamo un passo indietro. La Juventus aveva salutato agosto con un pazzo e rocambolesco 4-3 sul Napoli, si era issata in vetta alla classifica a punteggio pieno dopo i primi due turni e aveva atteso impaziente la fine del calciomercato per circoscrivere in modo definitivo la rosa 2019/20. Nelle prime due uscite in panchina si era visto Martuscello, vice di un Maurizio Sarri debilitato dalla polmonite. Dopo due settimane le carte in tavola sono totalmente cambiate. Nessuno dei partenti è andato via, sono state diramate le liste Champions, Sarri è tornato al comando e gli "scontenti" aspettano con ansia la loro occasione di rivincita.
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Emre Can (Juventus)

Credit Foto Getty Images

Problema principale: la gestione delle risorse

"Non sono nella lista Champions della Juve e questo per me ieri è stato uno shock perché me lo avevano promesso la scorsa settimana. Altrimenti avrei agito di conseguenza e non sarei rimasto alla Juve". Emre Can, prima di scusarsi pubblicamente sui social per l'uscita infelice, aveva accolto così dal ritiro della Germania la sua esclusione dalla lista bianconera per la competizione più importante d'Europa. Mario Mandzukic non si è ancora espresso, pur rimanendo ai margini del progetto, Rugani è rimasto solo per il grave infortunio occorso a Chiellini, Paulo Dybala è ben conscio di partire in seconda fila nelle gerarchie del mister. La principale incognita di questa "ripartenza" della Juventus riguarda proprio la difficile gestione di tutti questi casi spinosi. Nel prossimo mese il club piemontese giocherà sette partite e Sarri dovrà emulare il suo predecessore Allegri nella rotazione dei vari giocatori, tra chi si sente titolare indiscusso e chi non è abituato a stare fuori a guardare.
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Dybala - Triestina-Juventus - Amichevoli 2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sarri e l'incubo Firenze. Ci pensa sempre CR7?

Un rebus dietro l'altro, insomma. Un esame tosto per un tecnico preparato, ma che in carriera non ha mai avuto a disposizione una rosa così profonda, competitiva e completa, con almeno 17-18 giocatori di primissima fascia. Sarri a Firenze da allenatore non ha mai vinto e nell'ultima trasferta di Serie A lungo le rive dell'Arno ha smarrito uno Scudetto che sembrava ormai conquistato. In terra viola guiderá i bianconeri il solito Cristiano Ronaldo, che ha segnato cinque reti nelle ultime due partite con la Nazionale portoghese, che è diventato il miglior marcatore della storia delle qualificazioni europee e che si presenterà al Franchi, dove ha timbrato il cartellino anche nella scorsa Serie A, con le consuete innate motivazioni.

La Champions nel mirino, ma niente turnover

Non vedremo grandi rivoluzioni rispetto alle prime due giornate di campionato. Danilo titolare a destra, visto che De Sciglio è infortunato, de Ligt accanto a Bonucci, visto che Chiellini starà fuori a lungo. Davanti con Ronaldo agiranno ancora Higuain e Douglas Costa, mentre in mezzo con Khedira e Pjanic l'unico dubbio riguarda Matuidi, comunque in vantaggio su Rabiot e Ramsey. Quella che resta la miglior Juventus al momento per Sarri, che nemmeno mercoledì sera al Wanda Metropolitano di Madrid imporrà rivoluzioni programmate. Il tutto nel segno della continuità, con l'incognita motivazionale di chi a un certo punto dovrà farsi trovare pronto. Il difficile comincia ora.
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