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Lazio, attacca Lotito: "Non capisco perché gli atleti non debbano allenarsi"

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Aggiornato 07/04/2020 alle 13:55 GMT+2

Questa volta a parlare è il presidente della Lazio che dai social della società dice la sua: "Il calciatore è dotato di una condizione fisica diversa rispetto alla media e viene sottoposto h24 a controlli medici, potrebbe quindi allenarsi senza mettere a repentaglio la salute propria e delle persone accanto a lui".

Claudio Lotito festeggia la conquista della Supercoppa Italiana 2019-20 con la Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Questa volta nessun portavoce, ma direttamente le parole del presidente: Claudio Lotito. Il n°1 della Lazio è tornato a parlare e lo ha fatto dai microfoni della radio ufficiale della società, Lazio Style Radio, tornando a toccare un teme evidentemente molto caro ai biancocelesti: la ripresa del campionato.
In piena corsa per lo Scudetto come di fatto non succedeva da 20 anni, la Lazio è da settimane che attraverso qualche diretto interessato auspica una ripresa delle attività. Questa volta però è direttamente Lotito a parlare:
Nessuno vuole prendere sottogamba l’interesse della salute dei cittadini. Tutte le attività lavorative, con l’autorizzazione dei Prefetti, possono svolgere le loro mansioni purché vengano garantiti tutti i mezzi di protezione e sicurezza.
Il punto più interessante è però forse questo, ovvero la 'particolarità', secondo il presidente dei biancocelesti, del punto in questione: ovvero la figura del calciatore:
Il calciatore è dotato di una condizione fisica diversa rispetto alla media e viene sottoposto h24 a controlli medici, potrebbe quindi allenarsi senza mettere a repentaglio la salute propria e delle persone accanto a lui.
Lotito ha poi come sottolineato come la sua società sia stata una delle prime a seguire le indicazioni:
Per rispetto della linea comune, avevamo interrotto le sedute prima di ogni altro club, l’allenamento nel nostro caso non è un atto ludico ma professionale, ora le condizioni miglioreranno. Da un mese e mezzo ho lanciato l’idea dell’esame spirometrico e sierologico. Abbiamo fatto arrivare i test dalla Cina che, al di là dei tamponi, possono certificare assolutamente il virus. Tutte le attività lavorative, con l’autorizzazione dei prefetti, possono essere espletati purché ci siano tutti gli elementi di prevenzione. Chi sta lavorando negli ospedali non si sta contagiando, infatti, con la profilassi.
Ma poi il presidente torna all’attacco, auspicando la ripresa degli allenamenti:
Per questo non capisco perché gli atleti non debbano allenarsi, fermandoli gli stiamo creando solo dei danni dal punto di vista fisico. Basta fare uno screening preventivo in modo tale che non ci sia nessun infetto, poi si possono inserire i giocatori all’interno di un centro sportivo sanificato. Questo evita qualunque tipo di contagio con un controllo e un monitoraggio medico h24. E’ un fatto scientifico, non viene compromessa nessuna incolumità.
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