Le 5 verità che ci ha lasciato Napoli-Inter: Lukaku leader, Inter senza paura, malasorte Napoli
Aggiornato 07/01/2020 alle 11:19 GMT+1
I nerazzurri non temono il confronto a distanza con la Juventus e sono trascinati dal belga: impatto devastante. Napoli in una stagione davvero storta, ma ora potrebbe ritrovare almeno un Insigne migliore
1) L'Inter non ha paura e non soffre la pressione
La Juventus vince 4-0 contro il Cagliari? Nessun problema. 1-3 a Napoli, ottava vittoria su nove trasferte, sfatato un tabú che durava da 23 anni. L'Inter di Antonio Conte é affamata, ma anche matura e determinata. Non ha paura, non sente la pressione e, esattamente come chi siede in panchina, ha un obiettivo ed é pronta a tutto per raggiungerlo. Dará battaglia ai bianconeri fino a maggio.
2) Lukaku leader, determinante e con numeri da fenomeno
14 gol in Serie A, nel suo primo campionato italiano, senza aver ancora terminato il girone di andata. A livello statistico meglio di fenomeni quali Vieri, Icardi o Ronaldo. Un impatto devastante quello del belga con il mondo Inter. Consueto apporto fisico, ma anche vero goleador. Spesso gli si é imputato di non saper decidere le grandi partite. Lui sta rispondendo con i fatti, Conte lo coccola, ben conscio della sua importanza. Romelu Lukaku é il leader di questa Inter.
3) Stagione storta per il Napoli, lo confermano Di Lorenzo e Manolas
Qualche indizio era giá arrivato nei primi quattro mesi di campionato. Ma dall'autogol di Koulibaly contro la Juventus, agli strafalcioni di Di Lorenzo e Manolas contro l'Inter, l'autolesionismo del Napoli si é contraddistinto in tutto il girone di andata. Una stagione nata male, storta e che vede gli azzurri a 11 punti di distanza dal quarto posto. L'1-3 contro l'Inter fotografa alla perfezioni i problemi di una squadra che ha perso ogni sicurezza acquisita nel recente passato.
4) De Vrij tra i migliori centrali in Europa
La chiusura sul filtrante di Insigne per Callejon é da fuoriclasse della difesa, ma tutta la prestazione contro il Napoli conferma il livello raggiunto da Stefan De Vrij. Nella difesa a tre di Conte ha trovato il suo habitat naturale. Il girone d'andata dell'olandese eleva il suo status a quello di top difensore europeo. Errori? Pochissimi e ininfluenti. Le chiusure, le uscite palla al piede, le diagonali perfette invece emergono in ogni partita.
5) Segnali di pace tra Insigne e il San Paolo, una pace che fa bene ad entrambi
Applausi sentiti dopo una traversa colpita su punizione e sul punteggio di 1-3. Piccoli segnali di pace tra il pubblico partenopeo e Insigne, capitano di una squadra spesso contestata nelle ultime settimane. Un gesto che puó avere un'importanza vitale nella stagione di Insigne, che ha bisogno di riprendersi la leadership tecnica di un Napoli senza anima. Riaverlo sereno e determinato puó fare bene a tutte le parti in causa.
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